Scherzando, un giorno, scrivo a Vanni, un sommelier veneto che racconta di vino su CucinArtusi, dicendogli che con tutti questi articoli, su vini a me sconosciuti, mi ha fatto venire l'acquolina in bocca, e lui che fa ? Mi manda sei bottiglie da assaggiare ! Obbligatorio per me scrivere delle sensazioni provate durante un'esperienza di sapori così diversi da quelli siciliani a cui sono tanto abituato.
Ed ecco le "Pillole di Berna", sei articoletti dove mi sono divertito, da hobbista, ad assaggiare e a raccontare i "Vini di Berna".
Pillola N.2: Ragazzi... che corpo esagerato !
Ero giunto all'ultima settimana di ferie agostane, davanti ad un profumatissimo roastbeef di maiale appena sfornato. Cosa ci bevo sopra ? Che domande, una bella bottiglia "di Berna" presa a caso ! Considerando che non conosco nessuna delle etichette, vado a occhio più che a naso.
Che sarà mai ? Etichetta è quasi tutta in tedesco, almeno le informazioni salienti, come il vitigno purtroppo. Lo apro, mi rendo conto subito che anche questo vino deve "respirare" un pò, anno 2007 recita l'etichetta, almeno i numeri si capiscono.
I profumi sono agrumati, abbastanza intensi, anche di mela più o meno verde, ne prendo un sorso e in bocca risulta sin da subito un corpo assolutamente inconsueto, una strana vena leggermente abboccata pervade il mio palato ma che fa a pugni con una spiccata, secondo me esagerata, acidità, poi nel finale, rieccoti di nuovo la mela. Giro la bottiglia e leggo la gradazione alcoolica: 14, riguardo il bicchiere, si, è bianco ! O meglio, è un bianco di un giallo carico, leggermente ramato, come uno chardonnay di lunga barrique. Arrivato a questo punto poso tutto e vado su internet, finalmente saprò cosa sto bevendo. L'azienda in questione è situata in Alto Adige, si tratta della Tenuta Bessererhof del Sig. Otmar Mair, originale produttore di vino che intitola le bottiglie col suo nome. Il vitigno è il Weissburgunder e cioè un Pinot Bianco, bastava rifletterci un pò per arrivarci, weiss, tradotto in italiano, vuol dire bianco. Un vino di gradazione esagerata, un pinot irriconoscibile, almeno per me, ma penso anche per altri più esperti di me.
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