Itinerario del tour (Foto Google Maps)Per un pignolo di alimenti come me, la spesa ai tempi del Covid-19 non è stata certamente una cosa facile, appena è stato possibile però, lo scorso 7 Maggio 2020 con l'allentarsi delle norme restrittive, mi sono organizzato un tour in provincia di Palermo, visitando così dei produttori di genuinità che conoscevo già bene o che dovevo comunque approfondire. Partendo da Giacalone, ho percorso la SS624, guarda caso una strada che attraverso dei territori ricchi di prodotti e produttori di vere eccellenze, deviando subito verso Camporeale e poi via SP2 verso Partinico. Il rientro è stato veloce e tranquillo tramite SS186. Un tour che mi ha permesso di rivedere amici e stimati produttori, di approfondire i meno conosciuti, ma soprattutto di fare un po' di spesa a Km 0, o quasi, e al contempo di raccogliere il materiale che mi ha permesso di raccontarvi questa mia esperienza.
Caseificio Lipari
Valerio LipariHo quindi iniziato il mio giro da Camporeale, visitando Valerio Lipari dell'omonimo caseificio e azienda agricola certificata in bio, da lui mi sono approvvigionato di una setosa ricotta di pecora mista, con circa il 10%-20% di latte di capra, ma soprattutto di uno straordinario "cannestrato" di ben 2 anni di stagionatura, forse poco bello da guardare, era infatti un po' troppo asciutto, ma molto buono da mangiare. Anche quest'ultimo è stato prodotto con latte di pecora e un 20% di capra, ma in questo caso la lunga stagionatura gli ha permesso di diventare un concentrato di piccantezza, assolutamente non salato, con profumi di erbe balsamiche, rosmarino e muffe da erborinato, infine al palato ritornava il naso, completato da una piacevole punta amarostica e da un netto retrogusto dolce da Parmigiano Reggiano, nonchè anche di una certa croccantezza, grazie ai numerosi cristalli di tirosina, naturale effetto generato dalla degradazione delle proteine in amminoacidi. L'intento di Valerio è quello di portare indietro i suoi clienti ai profumi e i sapori di 50 anni fa, tradizione che si perpetua da almeno 4 generazioni di Lipari allevatori di pecore, ma tra cui l'introduttore delle capre è stato il babbo Raimondo, detto "baffuni", affezionatosi alla razza Mascaredda, poi incrementate da Valerio con qualche Girgentana e Siriana, arrivando oggi ad un totale di 80 capi più 200 di pecore, in questo caso incroci di Belicine e Razza sarda.
Il cannestrato di Lipari
Molino Levatino
Piero LiottaTempo di quarantena, tempo di pane e pizze, in questo caso trovandomi sempre a Camporeale, perchè non approfittare delle farine del Molino Levantino? Detto fatto, anche perchè Piero Liotta, titolare dell'azienda, dista una chilometrata da Valerio Lipari. Piero già 25 anni fa scelse di molire esclusivamente grani siciliani, mettendo poi a punto il blend che ho portato a casa io e composto principalmente da varietà Simeto e Perciasacchi più altri in minore quantità, tutti moliti a cilindri come semola di rimacino con un 200W circa, almeno come dichiaratomi da Piero stesso. I profumi intensi di questa farina sono inebrianti, è come portarsi a casa un pezzo di molino, ma anche il bel colore dorato è da citare, perchè... anche l'occhio vuole la sua parte. Ovviamente poi toccherà al palato assaggiare, ma per questo vi rimando alla mia ricetta per il pane in cui ho impiegato giusto il rimacino del Molino Levantino.
Una parte dell'offerta del Molino Levantino
Olio Accardo
Pietro AccardoRestando sempre a Camporeale, continuando in direzione Poggioreale (TP), a circa 10 chilometri dal centro abitato, ho visitato l'azienda olivicola bio dei tre fratelli Accardo, dove mi ha accolto Pietro. Fiore all'occhiello dell'azienda sono gli oli aromatizzati, tipologia di prodotto che di solito io non approvo e non gradisco, ma che in questo caso devo ammettere di avere apprezzato, grazie alla tecnica di produzione impiegata e alla qualità del prodotto aromatizzante utilizzato, infatti esso viene coltivato in azienda e viene aggiunto direttamente durante la molitura. Basilico, arance, limoni e prossimamente anche quello all'Habanero che ho avuto la fortuna di assaggiare in anteprima, sono veramente interessanti come potrete verificare nella seguente degustazione in diretta Facebook. L'olio extravergine offerto da Accardo invece è un classico blend Nocellara, Cerasuola e Biancolilla, in proporzioni approssimativamente uguali, ma anche su questo fronte ci sono nuovi progetti diretti verso i monocultivar.
Macelleria Piero Garifo
Piero Garifo con le sue carniTerminato con Camporeale, certamente non a causa di una mancanza di altri produttori attenti, bensì per mancanza di tempo, recarmi direttamente a Partinico è stato facile, c'è una comoda Strada Provinciale che in circa 30 minuti permette il collegamento tra i due paesi. Ogni volta che passo o mi reco a Partinico controllo se l'Azienda Zootecnica Vaniglia è aperta e se ha disponibilità di prodotto, presso di loro è infatti possibile acquistare delle ottime mozzarelle di bufala appena preparate, ma stavolta mi è andata male, poichè l'azienda avrebbe riaperto qualche giorno dopo il mio tour, per cui mi sono messo l'animo in pace e, maledicendo il virus, mi sono diretto verso la Macelleria Piero Garifo, volto abbastanza noto di CucinArtusi.it in quanto già recensito pochi mesi fa. Piero è noto per i suoi salumi artigianali che sprigionano sicilianità da qualsiasi parti li si consideri, ma anche per il lavoro di recupero e promozione da lui effettuato sulla locale "Pasqualora", preparata con carni di suino e agnello, nonchè dalle carni frollate, anche in questo caso quasi sempre di provenienza locale, su tutta l'offerta spiccano anche l'Angus siciliano e... il Bufalo! Quest'ultimo chiaramente allevato e fornito dai già citati Vaniglia. In conclusione, una macelleria votata alla qualità con ben pochi compromessi.
Piero Garifo con le sua "pasqualora"
Questo mio apparentemente lungo tour ha impegnato solo una mattinata e circa 80 Km, percorsi in mezzo ad una natura profumata e colorata di primavera che mi ha fatto ben sperare sulla prossima fine del virus, infatti durante il rientro avvenuto verso le ore 15 il cruscotto della mia auto scottava parecchio, considerando che a circa 60 gradi il Covid-19 schiatta, penso che qui al Sud, con l'ingresso prepotente della stagione calda, esso non avrà molte chance di sopravvivenza!
ALBUM E DOWNLOAD FOTO
ATTENZIONE: l'attività di recensione è svolta a titolo completamente gratuito, la selezione delle aziende da recensire è effettuata tramite personale scoperta o anche su segnalazione di terzi e si pone l'obiettivo di far risaltare e promuovere coloro che si impegnano più di altri nell'offrire un prodotto alimentare genuino e/o salutare. Per salvaguardare questa indipendenza puoi contribuire seguendomi sui social o tramite Paypal.
Valutazione CucinArtusi.it in "artusini":
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