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 Antonio Bonanno e la sua Nocellara del BelìceAntonio Bonanno produce l'olio "del Cavaliere" nei terreni ereditati dal padre, Enrico Bonanno. Dopo un periodo di abbandono, circa 10 anni fa, il Cav. Enrico è riuscito a tornare in possesso dell'oliveto, poco prima di venire a mancare. Il figlio Antonio, subentrato nella coltivazione dell'uliveto, lo ha convertito in biologico, tuttavia la prima produzione è arrivata troppo tardi e il Cavaliere non è purtroppo riuscito ed assaggiarne l'olio, ma in compenso il suo nome è celebrato in ogni bottiglia prodotta.
L'Olio del Cavaliere Enrico Bonanno è apprezzato da molti consumatori e ha vinto numerosi premi a livello internazionale, tra cui Berlino, Montecarlo, Milano, Palmi e in Grecia, ma anche a Castellammare del Golfo (TP) nell'ambito del Premio Mediterraneo Packaging 2024. Infatti, Antonio si dedica con passione al packaging, credendo che un prodotto di qualità debba essere presentato in modo elegante, ma la sua attenzione ai dettagli si estende anche alla scelta del Bag in Box per la conservazione, un sistema che protegge il prodotto dalla luce e dall'aria, non costringe al travaso, occupa poco spazio e da cui è facile prelevare anche piccole quantità, insomma un sistema di trasporto e stoccaggio perfetto per un olio extravergine di oliva.
L'uliveto, di quattro ettari, si trova a Campobello di Mazara (TP), una zona rinomata per la produzione di olive Nocellara del Belìce per la sua vicinanza con Castelvetrano. Antonio produce quindi una monocultivar di Nocellara, con una piccola percentuale di Biancolilla, varietà sempre presente in tutti gli oliveti siciliani poiché favorisce l'impollinazione. La raccolta delle olive avviene a mano e la molitura entro 12 ore dalla raccolta, a una temperatura inferiore ai 27 gradi, condizioni ottimali di processo che garantiscono la massima qualità e salubrità. Il risultato è un olio dal sapore morbido e rotondo, con intense note di cuore di carciofo, quello bollito che esprime dolcezza, con sfumature di foglia di pomodoro, origano e un quasi impercettibile retrogusto amaro. La raccolta anticipata, a inizio ottobre, permette di ottenere un olio con un'alta concentrazione di polifenoli, benefiche sostanze antiossidanti che in questo olio si manifestano sottoforma di piccantezza, mancando quasi del tutto l'amaro.
Antonio è orgoglioso del suo lavoro e trova grande soddisfazione nel produrre un olio di alta qualità, la passione per l'olio lo ha portato a dedicarsi completamente all'uliveto, rinunciando anche alla sua precedente attività nel settore teatrale, grazie al sempre maggiore apprezzamento della tranquillità della vita in campagna e dei momenti di convivialità con le persone che incontra durante il lavoro, come il pastore che si ferma a chiacchierare e poi è costretto ad inseguire le pecore!
L'abbigliamento di Maurizio Artusi è a cura del Ricamificio La Nuvola di Palermo
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