Visita alla cantina"A San Martino ogni mosto diventa vino", questo è il motto dei contadini che come tradizione, di anno in anno, scandisce l'arrivo del vino nuovo. Ogni anno a Novembre, il Movimento Turismo del Vino, rinnova questa importante tappa del ciclo produttivo vitivinicolo, salutando la nascita del "Vino Nuovo" le cantine italiane si aprono al pubblico organizzando visite guidate al loro interno e offrendo la possibilità di degustare vini e prodotti tipici, per consentire anche ai meno esperti di apprezzare, guidati, direi io, in un tour enogastronomico, il territorio all'interno delle mura aziendali. Anche in questa occasione non potevo mancare e volevo, per la prima volta nella mia vita, vivere questa giornata autunnale completamente immerso nei profumi e nei sapori della nostra Sicilia.
Sono ospite della cantina dei Marchesi De Gregorio in Contrada Sirignano nel territorio di Monreale, nonostante la poca distanza da Alcamo, sono le 11 del mattino, colazione finita da poco, ma non posso non assecondare il mio palato ed inizio ad degustare i prodotti degli stand delle aziende locali presenti per l'occasione, quindi via con gli assaggi del pane nero di Castelvetrano della ditta "Il Forno Bertolino", dei formaggi locali della ditta "Ciaccio Giuseppe", delle conserve della ditta "Sapori di Sicilia" e di bruschette, olive, salumi e focacce preparate dal personale della cantina.
Carlo Amodeo con il suo miele di Ape Nera Sicula, Presidio Slow Food, e la signora Anna Maria Accardo con le sue creazioni artigianali, hanno completato lo scenario di espositori che cordialmente hanno ospitato i numerosi partecipanti alla giornata di "San Martino in Cantina", che quest'anno si è svolta l' 11 Novembre.
Il Parco Reale un Syrah della cantina Marchesi De Gregorio con quel suo gusto leggero ed equilibrato e dal colore rosso vivace bene si abbinava con i prodotti offerti ed è quello che in questa fase ho preferito.
Maurizio Artusi e lo chef Carlo PipitoneCon ansia attendevo l'inizio del "laboratorio di analisi sensoriale" ideato e condotto dall'ormai noto enogastronomo Maurizio Artusi, che ha coinvolto Carlo Pipitone, chef del ristorante Sirignano Wine Resort, in un piccolo cooking show con realizzazione di una maionese a base di olio e miele, abbinata poi all'ottimo caciocavallo palermitano dell'Azienda Ciaccio, che continua tutt'oggi a produrre i suoi formaggi utilizzando metodi di lavorazione tradizionali, al fine di ottenere un prodotto di elevata qualità e con ottime caratteristiche nutrizionali, come ha bene illustrato Nino Ciaccio, in rappresentanza dell'azienda, intervenuto per l'occasione.
Lo stesso dicasi per il miele di Ape Nera di Sicilia lavorato con passione da Carlo Amodeo che utilizza la semplice centrifugazione a freddo per l'estrazione del miele per salvaguardare e non alterare le caratteristiche nutrizionali del prodotto finale. Non preoccupiamoci se il miele, nella sua confezione, è cristallizzato, questo è un fenomeno normale ed anzi è indice di bontà del prodotto e che ha subito solo processi di lavorazione naturale, ricordiamo infatti che in natura pochi sono i mieli che mantengono fluidità, vedi quello di acacia, di alcuni castagni e poche altre specie.
Gli ospiti, col bicchierino tra le mani, degustano l'olioSpiega l'Artusi, nel corso del suo laboratorio, l'importanza di una sana e corretta alimentazione, in pieno periodo di globalizzazione dobbiamo essere in grado di tornare indietro nel tempo e ricominciare ad apprezzare i prodotti di qualità, con un benefico contenuto nutrizionale e quindi come dire... mangiare poco, ma meglio. I partecipanti al laboratorio sono rimasti affascinati dai cenni dell' enogastronomo sul metodo di degustazione dell'olio oggetto della degustazione, prodotto in biologico da Marchesi De Gregorio, e sulle caratteristiche nutrizionali ed antiossidanti dell'olio extra vergine di oliva siciliano.
Il Marchese Massimo De Gregorio, intervenendo all'interno del laboratorio sensoriale, ha brevemente presentato ai partecipanti la sua azienda che sin dal 1730 coltiva queste terre, con diverse colture e che dal 2000 si è convertita totalmente al biologico, riuscendo ad ottenere dei vini di ottima qualità.
Infine, ho avuto il piacere di pranzare in azienda e di gustare le specialità dello chef che, utilizzando prodotti locali di ottima qualità, in alcuni casi coltivati direttamente a Sirignano, ci ha proposto un menù dai gusti forti. A tavola al mio fianco l'enologo Vito Lauria, dal quale, nel corso del pranzo, sono stato aiutato a carpire i segreti del buon vino, ho apprezzato in modo particolare l'ottimo Nero d'Avola di Sirignano che, servito a temperatura ambiente, si è ben abbinato ai piatti proposti.
Un rammarico per gli anni passati in cui non ho partecipato a giornate di questo tipo, ottima occasione per conoscere i prodotti della nostra terra, per conoscere tanta bella gente e per stare a contatto con la natura... guai se il prossimo anno mi scorderò di essere presente...!
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