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Alessio Rizzo
La mia "capa"PDFStampaE-mail
Giovedì 29 Ottobre 2015 19:02
Scritto da Alessio Rizzo

Sigaro Oliva-CapaMi ha sempre incuriosito la netta distinzione che assume l'incidenza della foglia esterna in un sigaro, a seconda se ci si trovi a Cuba o fuori. Per i cubani la capa ha un ruolo, per quanto riguarda il gusto, molto limitato o nullo. Opposto il parere di produttori e addetti ai lavori extra cubani.

La capa è la foglia più preziosa e più costosa da produrre. Le piante dalle quali prendere le foglie di fascia sono coltivate e trattate diversamente da quelle da cui prelevare le foglie di sottofascia e ripieno. Infatti vengono fatte crescere in serre o all'ombra di teli, per renderle più sottili, elastiche e vellutate. Prima di tutto essa determina l'aspetto del sigaro, è il suo primo biglietto da visita. È lei che in molti casi influenza la scelta dell'amatore, quando questi ne esamina il colore, l'elasticità, le nervature, l'odore. Come dicevo, per i cubani la peculiarità della capa si fermano qua. Ho letto molto in merito, forse troppo, fino a non aver più chiaro chi avesse ragione e chi no. Allora ho deciso di farmi un'idea basata sulla mia esperienza.

Seguendo il consiglio di un esperto, ho voluto fare un esperimento per poter avere una mia personale opinione in merito. Innanzi tutto ho preso un sigaro con una fascia di qualità, visto che una fascia di basso pregio avrebbe influenzato o reso impossibile la prova. Il sigaro in questione è un Oliva con una fascia che ben si presta allo scopo come quella di Cameroon, per il suo sapore ricco e morbido. Dopo il primo centimetro dal piede, con un coltellino molto preciso e tagliente, ho tagliato e rimosso un altro centimetro di fascia, ho acceso il sigaro e iniziato a fumare cercando di ricordare bene a mente la forza e il sapore che percepivo. Arrivato al punto in cui la fascia mancava ho notato abbastanza chiaramente un cambiamento nell'aroma. Era sicuramente più amaro. Amaro che è scomparso, tornando al sapore precedente, nel momento in cui ho esaurito la parte di sigaro priva di foglia esterna. Questo semplice esperimento ha fugato ogni dubbio sull'importanza della foglia e su quanto essa incide nel sapore ed equilibrio di un buon sigaro. Ci sono esperti conoscitori e altri meno che si spingono nel quantificare questa incidenza, azzardando cifre e percentuali esatte, ma personalmente ritengo sia impossibile una determinazione precisa. Mi limito semplicemente a rispondere, a chi me lo chiede... "si, la foglia esterna contribuisce sicuramente al sapore di un sigaro premium".

Foto di Alessio Rizzo

 

 

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