Il Quintero, il Don Tomas ed il CiceroMarca: Quintero Favoritos Paese: Cuba (semi vuelta) Formato: Robusto 115*50 Tabacco: puro cubano (habano) con tabacco della zona Semi Vuelta Note: fatto a mano e tripa corta Prezzo: 3 Euro
Marca: Don Tomas Corona Grande Paese: Honduras Formato: 165*44 Tabacco: provenienti da Honduras e Rep.Dominicana Note: fatto a mano e long filler Prezzo: 3 Euro in tubo di vetro
Marca: Cicero XXL Paese: Nicaragua Formato: Torpedo 105*56 Tabacco: filler e binder dal Nicaragua, Wrapper Ecuador Connecticut Note: fatto a mano e long filler Prezzo: 4,10 Euro
Giorni fa un collega che vuole avvicinarsi al mondo dei sigari caraibici, mi ha chiesto quale acquistare mantenendo una spesa contenuta. Ho subito pensato che per spesa contenuta, per un neofita che non sa cosa aspettarsi, possa benissimo essere intesa una cifra sui 4 euro o meno. Per questo mi è venuto in mente di fare una comparazione tra sigari di questa fascia di prezzo, ma molto diversi tra loro. La scelta è ricaduta su un Nicaraguense (Cicero XXL), un Honduregno con tabacchi provenienti da varie zone diverse (Don Tomas) e un cubano (Quintero). Tutti e tre sono realizzati a mano, e solo il cubano con tripa corta proveniente dalla zona di Semi Vuelta. Gli altri due sono long filler, cioè foglie intere.
Andiamo al cubano. Il Quintero ha la costruzione molto buona, bellissima la capa (wrapper). È un puro habano a tripa corta, con un tiraggio molto buono, e chiare note di nocciole e terra. Dei tre è quello che mi è sembrato avere la maggiore forza nicotinica. Purtroppo il terzo tercio rovina l’impressione generale del sigaro con una spiccata amarezza.
Il Don Tomas, con il suo mix di tabacchi dominicani e honduregni si presenta come un difficile avversario. Costruzione buona, nessuna imperfezione evidente nella bellissima foglia esterna. Tiraggio ottimo che non ha richiesto alcun aggiustamento nella combustione. La fumata è piacevole, facile, appagante. Un leggero sentore di pelle che si affievolisce nel finale. Evoluzione chiaramente scarsa, ma sarebbe impossibile pretendere che vi sia in questa fascia di prezzo.
Il Cicero presenta una costruzione discreta, in alcuni punti troppo morbido. Il tiraggio è ottimo, come d’altronde ci si aspetta da un sigaro con questo diametro. Quello che mi ha deluso è il sapore. Leggero, povero di sentori, quindi difficilmente riconducibili a qualcosa di noto, come legno, terra o simili. A tratti pungente con aromi simili alla paglia. Il terzo tercio si è rivelato infumabile per l’eccessivo calore sprigionato.
Tutti e tre i sigari sono stati conservati per 2 mesi nelle identiche condizioni di temperatura e umidità e fumati dopo pranzo, per evitare che una diversa conservazione o momento di fumata potesse influenzarne il giudizio. In conclusione, mi sento di consigliare a chi si avvicina al mondo dei sigari, un prodotto di buona fattura, che regala sapori degni di nota che non stancano, nonostante la mancata evoluzione, e dal prezzo abbordabilissimo come il Don Tomas.
Foto di Alessio Rizzo
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