Mentre scrivevo l'articolo, che qui di seguito ho riportato, sono venuto a conoscenza della volontà, da parte dei vertici dell'attuale Amministrazione della Regione Siciliana, di voler accorpare una serie di enti dell'isola, che attualmente si occupano di agricoltura, in un'unica mega-struttura. L' IRVV, Istituto Regionale della Vite e del Vino di Sicilia, dovrebbe essere smembrato e assorbito dal nuovo mega ente, andando così ad interrompere una serie di sinergie che si erano create tra esso e gli operatori del territorio. Questa soluzione, in nome di una fantomatica riduzione dei costi, mortificherebbe il meritorio lavoro svolto finora dall'IRVV e dai suoi vertici, nel campo della ricerca, della certificazione e della promozione, trattando l'Istituto alla stessa stregua di un inefficiente carrozzone pubblico, quale esso non è. Spero caldamente che il coro unanime degli operatori del settore vitivinicolo, schierati dalla parte dell'IRVV, spinga chi di dovere ad un ripensamento, considerando quanto nefasto, per l'economia dell'isola, possa essere anche solo un inceppamento dei meccanismi e del lavoro svolto finora, escludendo quindi dalle pseudo logiche del risparmio a tutti i costi, un ente che ha speso bene il denaro pubblico ad esso affidato e che, per quanto perfettibile possa essere ogni sua azione, ha fatto tanto per un comparto che collabora parecchio all'innalzamento del PIL siciliano. Pertanto, in seguito a tali eventi, non posso che unirmi al coro di difesa dell’Ente, contro la chiusura dell'IRVV, lasciando l’esame del passato ad altri e dedicandomi alle occasioni del futuro, che rischiano irrimediabilmente di perdersi.
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I molti annunci diffusi dall'IRVV, Istituto Regionale della Vite e del Vino di Sicilia, e provenienti dal padiglione Sicilia del Vinitaly 2011, mi hanno imposto la scrittura di una breve riepilogo dei prossimi appuntamenti sul vino siciliano. Questo scritto vuole essere solo una finestra sul futuro, non contemplando il vasto e importante lavoro svolto in passato dall'Istituto.
Dopo gli ottimi risutati del Winett Sicilia, incontro tra buyers e cantine svoltosi a Palermo nello scorso mese di Marzo, è arrivata la proficua parentesi tedesca del ProWein di Dusseldorf, dove l'IRVV ha ancora una volta, con la nuova organizzazione degli stand, rimarcato il collegamento tra vino e territorio. Le 29 cantine partecipanti hanno ben figurato nel panorama espositivo della fiera tedesca e, supportate dall'Istituto, hanno dimostrato quanto sia importante il mercato della Germania per la Sicilia, delineando un rapporto che va oltre la qualità e la convenienza dei prezzi, esso è infatti, come dichiarato dal Presidente Leonardo Agueci, "fondato sui rapporti di fiducia che intercorrono tra aziende siciliane e tedesche". Il ProWein, forte della sua dimensione di 3.500 espositori e con 50 nazioni rappresentate, si presenta come un'importantissima finestra, non solo sulla Germania, ma anche su tutti i mercati del nord Europa e sui nuovi emergenti dell'est, dove il brand Sicilia approfitta sempre più della sua inarrestabile ascesa. Pertanto, quale occasione migliore per l'Istituto per propagandare l'azzeccata formula: "esportare vino ed importare turismo"?
E' stato però al Vinitaly di Aprile che l'Istituto ha svelato una serie di iniziative promozionali, per il settore vitivinicolo, finora mai viste ne pensate prima nell'isola del sole. Il filo conduttore delle iniziative è sempre lo stesso: promozione della qualità legata al territorio ed al turismo, ma esaminiamo le novità una ad una. Innanzi tutto, viene confermata la nuova organizzazione degli stand, già dall'anno scorso suddivisi nei 17 territorio vitivinicoli che l'IRVV ha identificato, grazie alle loro sostanziali differenze pedoclimatiche, rimarcando come la Sicilia sia un continente del vino. Negli 8.000 mq del padiglione siciliano a Verona, hanno esposto ben 200 cantine dell'isola, distribuite in ben 170 stand. Una presenza massiccia e compatta che ha dimostrato ai visitatori un'immagine ed una strategia unitaria della vitivinicoltura siciliana.
Poi è arrivato l'annuncio del protocollo d'intesa tra l'IRVV e il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Palermo, al fine di costituire un "Sistema integrato di connessione e informazione" applicato al mondo del vino siciliano. L'obiettivo è quello di utilizzare le tecnologie informatiche per facilitare la fruizione del patrimonio vitivinicolo dell'isola. In due sono stati protagonisti durante la fiera di Verona, trattasi dei prodotti di Procube e InformAmuse, di quest'ultima, io stesso, avevo già avuto occasione di scrivere in un precedente articolo, in occasione della manifestazione Degustivina 2010. Procube e Informamuse, neonate spin-off dell'Università di Palermo, hanno creato delle applicazioni informatiche che rendono facilmente consultabili mappe arricchite da database di informazioni, tramite l'ausilio di smartphone e touch screen, al fine di approfondire cantine e territori di appartenenza. Inoltre, per il Vinitaly, sono stati creati video in 3D e fotografie per calare il visitatore in immagini virtuali che si confondono con la realtà dei sapori, profumi e cultura di una delle terre più vocate al mondo per la viticoltura. Questa, però, è solo una parte del Sicilia@Vinitaly2011, un vero e proprio programma di benvenuto informatico, una porta sul vino siciliano e sul web che prevede, oltre ai già citati tour virtali, anche l'accesso gratuito al wi-fi, all'interno della zona del padiglione Sicilia.
Sul fronte della qualità, invece, l'Istituto si nomina garante del vitigno che più di altri ha dato lustro al vino siciliano: il Nero d'Avola. Lo scopo è quello, tramite un disciplinare di produzione, di assegnare un "bollino di qualità", a cura dell'IRVV, alle produzioni che rispetteranno le restrittive regole appositamente scritte, insomma un vero "Marchio di Qualità sul Nero d'Avola". Con tale iniziativa si dovrebbe finalmente creare un virtuale spartitraffico tra il vitigno di bassa qualità, a volte addirittura imbottigliato al di fuori dei confini regionali, e quello prodotto con criteri che ne salvaguardano l'autenticità ed il territorio di provenienza. L'istituto ha mostrato attenzione anche per la comunicazione, istituendo e patrocinando il premio giornalistico “Sicilia Terra Mediterranea”, dedicato a tutti coloro che, operando nel campo dei media, promuoveranno il comparto vitivinicolo siciliano.
Altro annuncio, durante il Vinitaly, è stato quello che ha illustrato, in anteprima, la programmazione di “Bacco nelle cantine di Venere”, una manifestazione itinerante che partirà il prossimo Luglio nelle cantine di quelle aziende caratterizzate da una forte presenza femminile, celebrando così la sinergia tra vino, arte e donne, con spettacoli al femminile e degustazioni.
In ultimo, ma non meno importante, è da citare la collaborazione con la wine export consultant Michèle Shah, ricca di iniziative volte all'internazionalizzazione del vino siciliano, che coinvolgeranno diverse cantine, in diversi territori, in diverse date, in diverse città del mondo, durante tutto il 2011. Dopo il già citato "WINETT SICILIA" di Marzo e l' "INCOMING USA/CANADA TRADE E STAMPA" del 9-21 Aprile, il 28 Giugno sarà la volta del "DEFINITIVE ITALIAN TASTING LONDRA", dall'8 al 13 Settembre dell' "OUTGOING USA MIAMI & NEW YORK", il 28 Settembre della "DEGUSTAZIONE 'VINI DI SICILIA' di Londra, a Ottobre dell' "INCOMING STAMPA ESTERA", poi probabilmente un altro WINETT TASTE & TRADE, infine, dal 26 al 29 Ottobre, il "THE MOSCOW INTERNATIONAL WINE EXPO". Già oggi, però, si sta progettando il programma per il 2012, che si preannuncia ancora più interessante per le cantine siciliane, ben assortito di tappe in nuovi paesi dove esportare il Wine Sicily.
Tutto ciò si è potuto realizzare grazie a tre importanti concomitanti condizioni. La prima è quella della fervida attività dimostrata dai vertici dell'IRVV, attualmente rappresentati dal Presidente Leonardo Agueci e dal Direttore Dario Cartabellotta, la seconda, che ha reso possibile la messa in pratica di tante idee, è stata il finanziamento attraverso il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia 2007-2013, in particolare della Misura 133, "Sostegno alle associazioni di produttori per attività di informazione e promozione"; la terza ed ultima condizione è stata quella di aver scelto, finora, partner pubblici, ma soprattutto privati, che hanno saputo interpretare e realizzare con l'adeguata professionalità, i progetti dell'IRVV. Veramente notevole per un Istituto che, in qualità di ente regionale, potrebbe essere erroneamente visto, utilizzando il solito luogo comune, come un "improduttivo stipendificio".
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