Maurizio Artusi con Cristian BeduschiTra gli addetti ai lavori del settore pasticcero, dire Cristian Beduschi fa pensare subito al cioccolato, è infatti questa la specialità che contraddistingue il maestro di origini milanesi che nel 1997 è poi diventato noto grazie alla celebre Setteveli, ideata insieme a Luigi Biasetto e Luca Mannori e vincitrice del Concorso Mondiale di Pasticceria di Lione. Pertanto, conoscerlo tramite argomenti completamente diversi è stato per me quanto meno spiazzante, infatti Mario Graditi, delegato FIP Sicilia, lo ha invitato per un corso riservato ai suoi associati su creme e confetture, svoltosi il 14 e 15 Settembre 2015 a Bagheria (PA), presso i locali della VAPS di Salvatore Ventura. Ovviamente tutto ciò ha un suo senso, infatti un maestro come Cristian non può essere solo Setteveli e cioccolato e quindi nelle sue pasticcerie di Tai di Cadore, in provincia di Belluno, e di Firenze, offre ai clienti tanto altro come ad esempio la pasticceria moderna, ma anche tante confetture, marmellate e succhi di frutta preparati artigianalmente, con grande apprezzamento da parte del pubblico. Durante il corso Cristian ha avuto uno staff di aiutanti d'eccezione, in ordine alfabetico erano presenti Giovanni Catalano, Fabio Pacuvio e Giuseppe Sparacello, tre bravi pasticceri che arricchiscono la FIP e deliziano da anni gli amanti dell'arte pasticcera.
Alla fine del corso, Cristian Beduschi è stato talmente gentile che mi ha anche concesso una piacevole video intervista, qui sotto allegata, in cui ha risposto a tutte le mie domande, comprese quelle sulla Setteveli, ma ha anche raccontato la sua vita che è emersa sotto degli aspetti assolutamente inediti ed esclusivi.
Lo staff: Sparacello,Graditi,Beduschi,Pacuvio e CatalanoIl Maestro Beduschi è nato a Milano, ma secondo me ci ha abitato veramente poco, infatti da giovanissimo si è trasferito a Cortina, dove ben presto la pasticceria di famiglia lo ha impegnato a tempo pieno, poi sono arrivati i viaggi di specializzazione e lavoro arrivando fino in USA ed in alcuni paesi europei senza però mai andare in Francia, meta ambita e culla della pasticceria internazionale da chiunque voglia intraprendere il mestiere del pasticcere ad alto livello. Bisogna però considerare che Cristian ha perfezionato la sua professione all'Etoile di Rossano Boscolo che tra i suoi meriti annovera anche quello di aver innovato in Italia cucina e pasticceria grazie ai docenti francesi che hanno insegnato nella sua scuola, pertanto, nel caso di Beduschi, è stata la Francia ad andare da lui!
Sotto il "vestito" di Beduschi quindi non c'è solo Setteveli, tanti premi e concorsi vinti, confetture e cioccolato, ma anche un cordiale signore con la passione per le... moto e per la meccanica. I suoi estimatori lo sanno bene perchè basta osservare una delle sue sculture in cioccolato per accorgersene, in esse è facile scorgere un elemento meccanico, un dado, una ruota, questo è il suo modo di fondere un lavoro svolto da sempre con grande professionalità e competenza insieme ad un interesse così diverso da esso, ma anche così utile, soprattutto in un laboratorio dolciario ricco di attrezzature che Cristian ama riparare o a volte modificare per piegarle alle sue necessità.
Anche Cristian Beduschi mangia e quando si parla di dolci ha delle preferenze ben precise, in onore delle sue origini milanesi ama i lievitati, ovviamente capitanati da sua maestà il Panettone, ma siccome non ci si può nutrire solo di pasticceria, Cristian a tavola stravede per i primi piatti, ad esempio per una bella carbonara, magari accompagnata da verdure e frutta, mentre invece non ama affatto la carne.
Ovviamente, con Cristian a portata di "mano", non potevo non affrontare più approfonditamente l'argomento Setteveli, dolce che ha visto in Sicilia, in particolare a Palermo e provincia, la sua massima espressione come diffusione e in alcuni casi anche come qualità, collaborando ad aprire la strada alla pasticceria moderna sull'isola. Bisogna pertanto ricordare che la ricetta è pubblica, ma il nome no, in quanto regolarmente registrato due o tre anni dopo la sua presentazione al concorso francese del 1997 al fine di scoraggiare l'industria da un uso sconsiderato dell'opera dei tre pasticceri vincitori del concorso, snaturandone obiettivi e qualità. Quindi, fate pure la Setteveli, modificatela, personalizzatela, ma cambiategli il nome!
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