La Cappella BonajutoIl 24 Novembre 2014, nella stupenda cornice della Cappella Bonajuto, l'unico esempio a Catania di architettura bizantina, inserita all'interno del settecentesco Palazzo Bonajuto, l'Azienda Agricola G. Milazzo ha celebrato il quarantesimo anniversario dalla prima spumantizzazione, arricchendo questo evento con due novità: il completo restyling sia della bottiglia che dell'etichetta del Milazzo Classico Brut e la degustazione in anteprima, dedicata sia alla stampa che agli operatori del settore, del Milazzo Riserva V38AG.
La nuova veste data al Milazzo Classico è graficamente impattante, contiene informazioni intrinseche al prodotto, ritrae nei colori intensi dei quadri del pittore siciliano Gianni Pennisi, le colline della Sicilia, quindi idealmente vuole comunicare la provenienza delle uve, le colline a Nord-Est di Campobello di Licata (AG) dove si estendono i 75 ettari di vigneti di proprietà della famiglia Milazzo che da oltre 50 anni si impegna a produrre vini nel rispetto della natura e senza l'utilizzo di prodotti chimici di sintesi. Questa scelta ha portato l'Azienda nel 2012 all'ottenimento della Certificazione Bio, iniziando nel 2007 il periodo obbligatorio di conversione di 5 anni.
Il Milazzo Classico BrutIn 40 anni sono state presentate diverse etichette del Milazzo Classico Brut. Nel 2003, all'esordio nei concorsi ottenne la medaglia d'oro, da allora un susseguirsi di riconoscimenti e successi fino alla Gran Medaglia d'oro del Vinitaly 2012, sinonimo di una ricerca paziente della cuvèe ottimale e di un impegno sempre costante nella ricerca della qualità. Il 16 Novembre 20014 è stato inserito tra i 100 migliori vini d'Italia nella guida del Golosario, ideata da Paolo Massobrio e Marco Gatti. Il sapiente assemblaggio di cloni di Inzolia (70%) e di selezioni di biotipi di Chardonnay (30%) dà vita, dopo 18 mesi di maturazione sui lieviti a un prodotto che si presenta alla vista di un colore giallo tenue, con riflessi verdognoli ed un perlage fine e persistente. Al naso spiccano sentori di erbe aromatiche, facilmente riconoscibile il finocchio selvatico, e note agrumate. Al gusto presenta una solida base acida equilibrata da una buona struttura e da una lunga persistenza.
Il Milazzo Riserva V38AGV38AG è il primo codice di imbottigliatore attribuito a Giuseppe Milazzo, ed è il nome che è stato scelto per la riserva speciale creata per celebrare il quarantesimo anniversario, proprio a simboleggiare il lungo percorso di lavoro e ricerca che si esprime in questo prodotto di eccellenza. Il Milazzo Riserva V38AG è il risultato della fusione di cloni di Inzolia e Chardonnay vendemmiate nel 2004 e vinificate separatamente. Nel 2006 dopo una maturazione in cantina, parte in acciaio e parte in barrique di rovere, le masse vengono riassemblate a costituire la cuvée finale a cui viene aggiunta la "liqueur de tirage" segue la messa in bottiglia e il lungo affinamento sui lieviti di 8 anni. Una riserva speciale che non ha disatteso le aspettative, si presenta di un colore giallo oro con un perlage molto fine e persistente, donando ai degustatori sentori di frutta esotica, lieviti e note vanigliate per il parziale passaggio in barrique. Al palato risulta elegante, equilibrato tra morbidezza e freschezza.
I due spumanti sono stati sapientemente abbinati a dei finger food con cubetti di mortadella, binomio perfetto a mio avviso, agrodolce di verdure e crostini con lardo. Nella suggestiva location tra le melodiche note di sottofondo Giuseppina Milazzo, vice presidente dell'azienda e Saverio Lo Leggio direttore generale, hanno accolto gli invitati, insieme a Vanja Pistolozzi direttore commerciale che con la sua verve mi ha coinvolto in una personale ed esclusiva presentazione dell'azienda e degli spumanti in degustazione. Un plauso va all'Azienda Milazzo per la passione e l'amore che mette in questo nobile lavoro, per la valorizzazione e lo sviluppo apportato al territorio siciliano.
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