Un momento del convegno sull'identità della Valle dei TempliLo scorso 19 Novembre 2022, all'interno del Museo archeologico regionale Pietro Griffo di Agrigento, si è svolto il Valle dei Templi Oil and Wine, una giornata voluta da Luigi Bonsignore, Presidente della Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi, completamente dedicata all'olio e al Nero d'Avola di quel territorio. I prossimi obiettivi dell'associazione sono stati illustrati durante il convegno di apertura, durante il quale si è parlato di identità e brand che per il vino dovrebbero trovare maggior forza attraverso la formazione di UGA, cioè delle sotto zone nell'ambito della più ampia DOC Sicilia. Durante i lavori il vino è stato quindi sicuramente il più attenzionato, non solo al convegno ma anche grazie ad una masterclass a cura di Luigi Salvo, Delegato AIS di Palermo e Provincia, con ben 13 etichette di Nero d'Avola che mi hanno sorpreso per la loro originalità, che ho tra l'altro anche espresso pubblicamente in loco e di cui vi elenco le etichette in ordine di assaggio:
Pavè 2020 di Vella; IO (Con Te) 2020 di Bonsignore; A' Zita Cu Zitu 2020 di Luna Sicana; Don Antonio 2019 di Morgante; Nero d'Altura 2020 di Tenute Lombardo; Rosso delle Rose 2020 di Masseria del Feudo; Aynat 2019 di CVA Canicattì; 'Saru 2019 di Tenute Cuffaro; Terraranni 2019 di Tenute Camilleri; Kalýroon 2019 di Lombardo; Nero Saraceno 2019 di Bagliesi; Terre della Baronia Rosso 2019 di Milazzo; Lu Patri 2019 di Baglio del Cristo di Campobello.
Purtroppo lo stesso risalto non è stato dato all'olio di oliva extra vergine, nonostante la precisa e competente degustazione a cura di Massimo Carlino dell'Accademia Val Paradiso, infatti per esso avrei gradito un spazio maggiore, comunque ottimi anche i cinque assaggiati che vi elenco qui di seguito:
l'Arkè di Diliberto da Caltanissetta; il Diodoros dal Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento; il Blend di Terre di Zaccanello da Racalmuto; il Blend di Villa Viticcè da Naro; la Nocellara di Carbonìa da Aragona.
La degustazione dell'olio si è conclusa con un fuori programma, infatti Carbonìa ha portato anche una Coratina, per chi non lo sapesse essa è una varietà tipica della Puglia ed è famigerata per l'estrema quantità di polifenoli, in questo caso manifestatasi con un'amarezza talmente accentuata che mi ha stimolato un paragone con le APA, lo stile di birra artigianale particolarmente luppolato e quindi anch'esso molto amaro.
Nel seguente video troverete le interviste a Luigi Bonsignore e al noto enologo Tonino Guzzo che insieme a Giovanni Battista Ficani, Coordinatore Consorzio DOC Sicilia, Francesco Baldacchino, Presidente AIS Sicilia, e Calogero Romano, Agronomo, moderati da Gianni Paternò, Direttore di All Food Sicily, hanno partecipato al convegno di apertura.
In sostanza un bel territorio da esplorare non solo culturalmente, ma anche enogastronomicamente, come ormai io stesso faccio da tempo raccontandovi l'escalation qualitativa degli ultimi anni riscontrabile a tutti i livelli, nella ristorazione, nella vitivinicoltura e nell'olivicoltura, non a caso il buffet del pranzo era stato preparato dal Granofino Restaurant, ristorante pizzeria del Villaggio Mosè ad Agrigento, con focacce fermentate e maturate con un lungo e complicato processo e un interessante prosciutto cotto artigianale, un'offerta che prima o poi dovrò approfondire!
L'abbigliamento di Maurizio Artusi è a cura del Ricamificio La Nuvola di Palermo
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