Artusi con Chittari, Balistreri e CataniaDi nuove prospettive per le birre artigianali di Sicilia se n'era già parlato la settimana prima, durante la conferenza stampa di presentazione del Beer Catania, ma con lo svolgimento della manifestazione a Villa Pacini, dal 18 al 19 Maggio 2023, nonostante l'interruzione di sabato e domenica dovuta al cattivo tempo e la ripresa serale del 26, 27 e 28 Maggio, le novità si sono materializzate e meglio delineate. Infatti nel primo giorno di manifestazione, durante il convegno appositamente dedicato all'argomento, si è seriamente parlato di una malteria siciliana, miraggio brassicolo, un po' come il famigerato ponte di Messina, a cui aspirano di accedere molti dei birrifici dell'isola. Stavolta però, sembra che ci siano le condizioni perché si arrivi ad una concretizzazione della struttura grazie a due fattori: l'interessamento dell'amministrazione regionale dimostrato da Luca Sammartino, Vice Governatore e Assessore dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, e la caparbietà di Dario D'Angelo, Innovation Broker dell'ESA per il Progetto Inno Malto. D'Angelo non è nuovo a queste idee infatti già 13 anni fa, insieme al birrificio storico siciliano Paul Bricius aveva tentato di percorrere questa strada, oggi però, grazie ai bandi del P.S.R. e alla fattiva collaborazione della politica, forse finalmente si arriverà a qualche concreto risultato che ci porterà ad ottenere una birra artigianale totalmente siciliana, non solo per aromatizzazioni, ma anche nei suoi ingredienti di base, in sostanza si potrà realizzare quello che è stato il filo conduttore della mia Guida alle birre artigianali di Sicilia: il territorio nella bottiglia. Attenzione però, mancherebbe sempre il luppolo che comunque qualcuno in Sicilia sta già coltivando in proprio anche se in scala limitatissima, come ad esempio il Birrificio Epica, Irias e Flavia Muscarà di Piazza Armerina (EN), anche in quel caso bisognerà creare le condizioni per estendere e ottimizzare le colture magari sempre con l'aiuto delle misure del P.S.R. In sostanza l'interesse della politica si sta rivelando lungimirante non solo per l'economia legata alla birra artigianale, che in fin dei conti non è certo un comparto di grande rilievo nel PIL siciliano, ma soprattutto per le nuove linee di business che può creare nella filiera cerealicola dell'isola, relativamente alla produzione di orzo e quindi della sua conseguente maltazione, due ingredienti base delle birre artigianali non solo siciliane ma di tutto il mondo, e a quanto risulta dalle ricerche effettuate nell'ambito del Progetto Inno Malto, quelle siciliane sembra siano di ottima qualità.
Per quanto riguarda le impressioni sulla mia gita catanese, insieme e grazie al team di AllFoodSicily.it e FermentoPizza.it, sono evidentemente estremamente positive, un Beer Catania che ha posto accanto, con garbo e competenza, selezionati birrifici siciliani e nazionali, grazie anche alla distribuzione di Sciuto Craft Selection di Lentini (SR), oltre alle importanti tematiche affrontate di cui sopra. Tutti i birrifici siciliani del Beer Catania figurano già nella mia Guida, tranne uno, Li Patarnosci di Acquedolci (ME), guidato da un avvocato con la passione per la birra che pochi mesi fa ha investito nella sua passione con ottimi risultati di pulizia di sapori, piacevolezza di beva e precisione nella realizzazione.
Ecco i birrifici siciliani: Epica, 24 Baroni, Bruno Ribadi, Compagnia del Fermento, Birrificio dell'Etna, Kottabos, Terre a Sud-est, Li Patarnosci, Tarì.
E i birrifici nazionali: Rurale, Lariano, Muttnik, Lambrade, Baladin, Eternal City Brewing, Brewfist, A'magara, Okorei.
Interessante l'immancabile e colorato estro napoletano rappresentato da Okorei, sprigionatosi dall'Elefante bianco, Bell'a papà e Santa subito. Presente anche il Birrificio Baladin di Teo Musso con la sua ormai storica Nazionale e A'magara dalla Calabria con proprio stand, in quest'ultimo ho assaggiato un paio di birre, rispettivamente aromatizzate con lamponi e more autoctoni e quindi affinate in botti, molto interessanti, soprattutto per l'ultima che ha visto il legno proveniente dal Marsala di De Bartoli! Infine, devo segnalare un interessante esperimento condotto da Kottabos con le loro "lattine" di birra: Bauci, Tamorè e Isaura, in questo caso opportunamente rifermentate prima del confezionamento.
Infine si è già detto che il Beer Catania non è solo birra, infatti vi ho scoperto i panini con gli hamburger di scottona e provola dei Nebrodi di Ciancio di Tortorici (ME), si proprio quelli della pasticceria e della Pasta Reale di Tortorici, le mandorle bio e la sua crema delle Sorelle Di Pino di Belpasso (CT), i prodotti di canapa e grani antichi del Molino Crisafulli di Caltagirone (CT), gli oli selezionati e imbottigliati da Feminó di Santa Venerina (CT), e la riconferma del Vecchio Carro di Giuseppe Oriti di Caronia (ME) e della Friggitoria dei Nebrodi - Artigiani del gusto. Insomma una rassegna di eccellenze raggruppate tutte in un'unico luogo per ben due giorni più tre serate. Nel video qui di seguito allegato troverete le interviste ai già citati Francesco Chittari, ormai veterano organizzatore del Beer Catania, ma anche dell'Assessore Luca Sammartino e del Dott. Dario D'Angelo. sulla malteria siciliana.
L'abbigliamento di Maurizio Artusi è a cura del Ricamificio La Nuvola di Palermo
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