I tre cugini Alessandro, Anna, e i due Benedetto
Palazzo Branciforte a Palermo è stata una cornice perfetta per presentare il nuovo Perricone di Alessandro di Camporeale, ovviamente inserito nella DOC Monreale, fresca di restilyng nel suo disciplinare da parte del presidente Mario Di Lorenzo. Così lo scorso 24 Febbraio 2025, ho assaggiato in anteprima questo vitigno a me particolarmente caro e purtroppo dimenticato per troppi decenni.
Andando indietro nel tempo, a recuperare il vitigno Perricone è stata l'intuizione di Mirella Tamburello e della sua omonima cantina, che alcuni anni fa si battè per quest'uva che tante soddisfazioni può dare. Nonostante oggi siano sempre di più le cantine che lo stanno coltivando, la superficie ad esso dedicata rimane comunque irrisoria, se si confrontano i suoi quasi 300 ettari alla superficie vitata totale della Sicilia. Nella presentazione del Perricone sono stati innestati in degustazione anche altri vini, come il Metodo Classico da Catarratto delle due annate 2017 e 2020, il Monreale Catarratto DOC del 2023, ed infine il festeggiato stesso il cui nome completo è Monreale Perricone DOC del 2023. Non è un caso che i nomi dei vini di Alessandro di Camporeale inizino con la località della DOC, questa infatti costituisce la strategia aziendale per rimarcare l'appartenenza a quei territori, ricchi di storia e cultura. Un Perricone del 2023, quindi particolarmente recente, come quello presentato ed assaggiato, avrebbe dovuto risultare ruvido ed acerbo, tuttavia il bicchiere era abbastanza piacevole da bere, con profumi di ciliegia, piccoli frutti rossi, sentori erbacei, un filo di menta finale e tannini relativamente morbidi, ciò ovviamente non toglie che qualche altro annetto di vetro potrebbe solo fargli tanto bene, per evitare ulteriori infanticidi vinicoli ci dovremmo pertanto dare appuntamento al 2028, a patto di riuscire a entrare in possesso di una delle circa 4500 bottiglie, idea che ho condiviso nel seguente video con Benedetto Alessandro, enologo della cantina, e con Luigi Salvo, Delegato AIS di Palermo e provincia.
L'abbigliamento di Maurizio Artusi è a cura del Ricamificio La Nuvola di Palermo
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