Uno scorcio di bungalow visto dal torrenteIl Bevaio di Corleone ridefinisce il concetto di agriturismo in Sicilia, introducendo modernissime tecnologie di costruzione e massima integrazione della struttura nel territorio. Queste sono sicuramente belle parole, ma andiamo per ordine e vediamo cosa c'è sotto, analizzando le singole peculiarità della struttura partendo dall'inizio. Eravamo nel 2009 quando il palermitano Alfredo Graziano, ex bancario oggi in pensione, decise di dare una svolta alla sua azienda agricola situata tra Corleone e Campofiorito, destinando una parte dei suoi 20 ettari ad accogliere una nuova formula di ricettività, novità assoluta per la Sicilia. Nel nuovo progetto le tecniche di bioedilizia permettono la totale integrazione di 6 unità abitative indipendenti più una suite, stravolgendo così il concetto di agriturismo e park hotel. L'idea nasce dall'architetto Giuseppe Marsala, con l'obiettivo di rispettare quanto più possibile la natura circostante egli ha proposto nuovi materiali e sostenibilità ambientale, ritornando agli albori degli insediamenti umani, con utilizzo di solo legno e recupero della palafitta, infatti tutte le unità sono sopraelevate e non toccano il terreno, senza però rinunciare alle comodità dell'era moderna, con interni perfettamente climatizzati, grazie alla efficiente coibentazione, e con linee e arredamenti moderni e funzionali. Tutti i bungalow che compongono il piccolo villaggio sono stati costruiti con manodopera del vicino paese di Campofiorito, ovviamente utilizzando materiali riciclabili. Pertanto, la locuzione "diversamente agriturismo" da me utilizzata nel titolo, andrebbe intesa come una sorta di provocazione, poichè vero è che l'impatto della struttura con il visitatore è inusuale, ma proprio per queste sue peculiarità esso si integra perfettamente con il territorio e la natura circostante, molto meglio di tante altre strutture della categoria in oggetto che invece non possono vantare le stesse caratteristiche, ma che comunque rappresentano la regola alla quale siamo abituati.
Cascatella con laghetto balneabileIl paesaggio che circonda l'agriturismo è ricco di una natura selvaggia ma ospitale, nelle foto che ho scattato troverete ribes, equiseto, piccole raganelle (una piccola tipologia di rana), ma anche lunghi viali di ulivi, cascate e torrenti, oltre alla parte coltivata ad orto, frutta e seminativo che dal 1994 è in regime biologico e biodinamico. Numerosi sono anche i servizi disponibili per gli ospiti, trekking, educazione ambientale per i più piccoli, mountain-bike, equitazione, tiro con l'arco e spazi attrezzati per il campeggio. La struttura è però in fase di completamento, poichè mancano ancora la SPA e una piscina, la prima già quasi completata e la seconda ancora da iniziare. Per quanto riguarda il centro benessere, costruito con le regole dell'ecofriendly, esso offrirà: bagno turco, vasca con idromassaggio, area fitness, area massaggi, ma soprattutto un'area relax, destinata alla tisaneria, immersa in un ampio frutteto.
Una veduta del raffinato ristoranteUn altro settore in cerca di identità è, ahimè, il ristorante, la cui cucina, per adesso, offre solo dei piatti da agriturismo classico, senza nessuna particolare ricercatezza, anche se preparati con ingredienti genuini, per lo più provenienti dall'azienda agricola bio o al massimo reperiti nelle immediate vicinanze. A causa di questo mancato indirizzo culinario, non recensirò i piatti che ho assaggiato lo scorso 4 Settembre 2014, riservandomi di farlo in modo dettagliato appena anche questa parte della struttura sarà ben definita. Nel frattempo, posso confermare l'intensità di profumi e sapori e sostenere l'impegno di Alfredo Graziano nel cercare di utilizzare una cucina quanto più possibile naturale e salutistica, grazie alle materie prime da lui stesso prodotte e certificate in bio.
Alfredo Graziano con la moglie MaricettaNella gestione dell'agriturismo Alfredo Graziano è attualmente coadiuvato dalla moglie Maricetta, dal fratello e dai figli, ma mandare avanti una struttura del genere, complessa e ricca di servizi, non è facile però, quando essa sarà finalmente completata, potrebbe diventare un importante polo di attrazione educativo, ambientale e gastronomico della zona, distinguendosi nettamente da tutte le altre offerte di analoga categoria del compresorio. Per realizzare ciò, dovrà essere fatto un grande atto di fede e continuare con gli investimenti, poichè solo creando un prodotto e dei servizi diversi, soprattutto con la crisi economica odierna, si può sperare di interessare e fidelizzare quei clienti, più esigenti, che non si accontentano dell'attuale offerta disponibile in zona, attraendo così non solo quegli stranieri che già apprezzano Il Bevaio di Corleone, ma anche altri visitatori dal vicino capoluogo palermitano e soprattutto dal territorio circostante.
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