Maria Grazia Di Francesco BrunettiStavolta vi parlerò di vino, ma anche di amore, per una terra e tra due coniugi, princìpi su cui è fondata la nuova cantina di Casa Grazia. La conduttrice dell'impresa è Maria Grazia Di Francesco che poco alla volta è rimasta contagiata dall'amore per la terra del marito Gino, imprenditore di successo in altro settore e molto noto in quella zona, da queste premesse nasce l'impresa vitivinicola e finalmente quest'anno anche la cantina. Nella nuova struttura, storica e risalente all'800, tutto è stato studiato nei minimi dettagli e ogni suo elemento esprime una simbologia che la collega al territorio in cui insiste, come ad esempio dai colori impiegati per gli infissi fino a quelli delle pareti, come d'altronde i nomi dei vini, raggiungendo punte di eleganza anche grazie all'arredamento che riflettono quella della sua conduttrice, un grande lavoro eseguito con precisione e senza compromessi dallo Studio Castellana Architetti. Infine ecco anche la classica ciliegina sulla... cantina, in questo caso costituita dalla presenza dell'enologo Tonino Guzzo, garanzia di quell'impronta originale e di aderenza al territorio che la famiglia Brunetti stava cercando. Questo e tanto altro ho potuto scoprire e toccare con mano e... palato, durante i due giorni di press tour che mi ha impegnato il 6 e 7 Settembre 2022, tra degustazioni guidate, festa in cantina, visita ai vigneti rigorosamente in biologico nella Riserva Naturale Orientata del Lago Biviere. e una bella dosa di beni culturali di quel territorio, in particolare le Mura Timoleontee e la Nave Greca.
La degustazione di giorno 6 che ha anticipato la festa di inaugurazione è stata guidata da Luigi Salvo, Delegato AIS Palermo e provincia, e da Tonino Guzzo, enologo di Casa Grazia, con la supervisione in sala del sommelier Marcello Malta. Composta tutta da rossi essa è iniziata con il Laetitya 2021, un Frappato molto fresco di beva, ma anche di temperatura visto che è stato servito a 14 gradi, grazie alla sua amarena, ciliegia e alcune note erbacee. Di seguito è apparso il Victorya 1607 2020, un Cerasuolo di Vittoria Docg composto dal 50% di Nero d'Avola e dal rimanente 50% da Frappato che ha invece dimostrato una maturità diversa, grazie alle sue iniziali speziature e le note di prugna e more, insomma un bel connubio di vini che si danno reciprocamente una mano per la freschezza e per la struttura. Discorso ben diverso per il ViVeri 2019, un Cabernet Sauvignon che ha portato su un livello internazionale la degustazione, sicuramente merito anche dell'anno in più di affinamento, in parte effettuato in barrique fortunatamente molto ben dosata. Infine eccovi la novità costituita dall'assoluta anteprima in tiratura limitata del Brunetti d'Opera 2019, un altro Cerasuolo di Vittoria Classico Docg, questa volta però con il 60% di Nero d'Avola e il 40% di Frappato, un regalo a sorpresa che Maria Grazia Di Francesco ha voluto tenere segreto al marito fino all'ultimo momento, che anche in questo caso ha dimostrato come un anno in più di affinamento può aiutare molto in eleganza e piacevolezza. Tuttavia, durante la degustazione ha aleggiato su di essa il grande assente chiamato "tempo", poichè nonostante qualche anno di affinamento sparso tra le etichette, è apparso chiaro a tutti i presenti che se fossero stati di più avrebbero sicuramente deliziato maggiormente i palati.
Casa Grazia però produce anche diverse altre etichette, valorizzando in purezza il Nero d'Avola, il Syrah, il Moscato Bianco, il Grillo ed infine una spumantizzazione del Frappato, ma a quando una bella vendemmia tardiva? Magari rossa? Voci di corridoio sembrano confermare che ci si sta pensando, ma sarà vero? E di che colore? Lo scopriremo solo seguendo Casa Grazia...
Nel seguente video troverete alcuni momenti del fitto programma su esposto, ma anche le interviste a Tonino Guzzo, Luigi Salvo e infine alla regina della cantina Maria Grazia Di Francesco.
L'abbigliamento di Maurizio Artusi è a cura del Ricamificio La Nuvola di Palermo
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