Abby Ale HB decorata dai ragazzi dell'ABADIRL'Associazione Hora Benedicta è ormai conosciuta nel settore della birra artigianale come la creatrice della ricetta della prima ed attualmente unica birra d'abbazia siciliana, e a quanto pare del sud Italia, chiamata Abbey Ale Hora Benedicta, prodotta da Paul Bricius di Vittoria (RG) e commercializzata dal Monastero dei Benedettini di San Martino delle Scale (PA) per la zona di Palermo e da Paul Bricius stesso per il resto del mondo.
Pochi anni fa, l'Associazione fu fortemente voluta dall'Abbate Padre Leonarda, con lo scopo di promuovere il Monastero e le attività culturali ad esso connesse, egli però scomparve nel Gennaio del 2013, lasciando a Don Fabrizio Messina Cicchetto, le redini dell'Hora Benedicta ed ai soci l'arduo compito di onorare lo statuto. La birra, principalmente creatura di Maurizio Intravaia, collaborato dai soci appassionati della artigianale bevanda, ha già in parte realizzato il sogno di Padre Leonarda, ma manca ancora un pezzo, quel trait-d'union che possa far rivivere l'ispiratore dell'associazione, e perchè non crearlo con un'altra birra? Lo stile scelto è stato quello della Tripel e per selezionare quella giusta sono stati invitati ben cinque giudici tecnici ed una ventina di popolari.
Lo scorso 9 Febbraio 2014, presso la sala multimediale del Monastero, due gruppi di soci Hora si sono sfidati con quattro interpretazioni della Tripel, utilizzando come strada maestra, ma non troppo, quella birra che è considerata un riferimento dello stile: la Westmalle Trappist, dando così luogo al II Concorso birrario interno sullo stile Tripel del Gruppo di studio e lavoro "Arte Brassicola nei Monasteri" di III livello.
Questi sono i gruppi che hanno partecipato alla gara a colpi di birra artigianale:
1. Tullio Navarra, Bartolo Attinasi e Franco Pecora.
2. Pina Mazzola, Carmelo Di Fatta, Massimo Galli e Maurizio Di Rosa.
I due gruppi di studio e lavoro sono stati coordinati da Maurizio Intravaia e Tullio Navarra.
Le birre, invece, in ordine di uscita e valutazione, sono state le seguenti:
1. "PIANCAMAMAU L" del gruppo 2 2. "TUBAFRA B" del gruppo 1 3. "TUBAFRA A" del gruppo 1 4. "PIANCAMAMAU LS" del gruppo 2
Personalmente, non ho riscontrato difetti macroscopici o comunque che io fossi in grado di riconoscere, ma due di esse sono state quelle che hanno attirato di più la mia attenzione: la seconda e la quarta. La seconda ha sin da subito espresso una delicata rosa canina con una leggera mielatura, molto piacevole, profumi che poi si sono evoluti; la quarta, invece, era stata preparata con una generosa quantità di uva passa che donava quell'effetto dolce-vinoso, leggermente ammoscato, che l'ha portata in evidenza al mio palato.
I cinque giudici in ordine alfabetico, invece, erano costituiti dai seguenti esperti:
Marco Altamore, Presidente dell'Associazione Homebrewer Siciliani. Maurizio Artusi, enogastronomo, autore di CucinArtusi.it. Vito Biundo, Presidente dell'Associazione Birri-One di Terrasini. Manuela Laiacona, giornalista di Cronache di Gusto. Fabrizio Traina (Bricius), Mastro birraio di Paul Bricius di Vittoria (RG).
I giurati: V.Biundo e M.Altamore |
I giurati: F.Traina, M.Laiacona, e M.Artusi |
Questa la classifica finale:
1. Birra n.2 "TUBAFRA B" del gruppo 1 2. Birra n.4 "PIANCAMAMAU LS" del gruppo 2 3. Birra n.3 "TUBAFRA A" del gruppo 1 4. Birra n.1 "PIANCAMAMAU L" del gruppo 2
I vincitori:F.Pecora,B.Attinasi,T.NavarraIl nome della birra vincitrice deriva dalla cotta B realizzata dal gruppo composto da Tullio Navarra, Bartolo Attinasi e Franco Pecora, oltre ai suoi realizzatori su di essa ha influito anche quel territorio di Geraci che diede i natali a Padre Leonarda. Infatti, alcuni ingredienti, come la Manna, la Nepetella, i semi di finocchio fino ad arrivare all'acqua, quella commercializzata dall'Azienda Geraci, provengono proprio da lì. Per i tecnici più curiosi, gli altri ingredienti erano costituiti da: malto pilsner belga, zucchero candito, malto bisquit ed i luppoli europei, lievito trappist ale / belgian strong ale liquido. Le altre birre erano state preparate con malti e zuccheri più o meno uguali, ma in proporzioni diverse e con le aromatizzazioni, come già accennato, di una a base di uva moscato di Pantelleria appassita e due con anice verde e cannella. Nelle quattro birre, i lieviti utilizzati erano tutti diversi. Le birre erano state prodotte circa un anno prima.
Durante le degustazioni, i sorsi sono stati ampiamente assorbiti dalle focaccine della vicina Forneria Messina, condite per l'occasione con l'olio di Nocellara delle sorelle Mazzola, socie dell'Hora Benedicta, e con i cristalli di salgemma delle Petralie.
Immancabile la cena conclusiva, a base di prodotti da forno presso la già citata Forneria Messina di San Martino delle Scale, presenziata da Don Fabrizio Messina Cicchitto, il quale ha colto l'occasione per ringraziare tutti i partecipanti, giuria tecnica e popolare, a chiusura di una serata che potrebbe aver dato i natali ad una nuova birra artigianale d'abbazia: la Abby Ale Leonarda-Geraci, liberamente da me così chiamata, ci sarò andato almeno vicino? Intanto a Bricius è piaciuta!
ABADIR=Accademia di belle arti del monastero
Tutte le foto sono state gentilmente fornite da Donatella Zarcone.
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