Un pane artisticoIl paese di Gangi è stato incoronato "Borgo più bello d'Italia", recentemente anche "Gioiello d'Italia", e visitando la terza edizione di "Memorie e Tradizioni", che si è tenuta il 26 e il 27 Luglio 2014, ho avuto modo di apprezzare bene il perché dei titoli assegnati. La simpatia e l'allegria della gente del posto è davvero contagiosa, la buona cucina tradizionale e i paesaggi bucolici di cui è circondato il paese rendono davvero Gangi un borgo medievale unico e bellissimo nel suo genere, un luogo dove è impossibile non trovare relax e serenità e apprezzare la bellezza del luogo e della gente del posto. L'impatto visivo di Gangi, arrivando dalla SS120, è mozzafiato, esso si presenta come un centro abitato poggiato sulla punta di una montagna con campagne sterminate attorno.
Tiziana Bongiorno e Peppuccio BallistreriArrivata a Gangi mi sono dunque trovata per davvero immersa in un'atmosfera bucolica e nella vita di paese catapultata nel passato a cavallo tra 800 e il 900, un breve ma intenso viaggio fra le tradizioni e gli antichi sapori in un luogo pieno di fascino, in un viaggio chiamato Memorie e Tradizioni che oggi, arrivato alla terza edizione, ha accolto più di 4.000 visitatori divisi in due giornate. La manifestazione, rispetto agli anni passati, si presenta ampliata e arricchita, proponendo uno spaccato della vita quotidiana del luogo con grandissima attenzione ai costumi del periodo storico. Accompagnata da una guida d'eccezione, con la sua straordinaria simpatia ed energia, Tiziana Bongiorno del Panificio Pandor, mi ha guidata tra le vie centrali del borgo, facendomi apprezzare appieno il meraviglioso intreccio tra passato e presente, grazie alla cura delle rappresentazioni e all'attenzione attuale nella conservazione degli edifici storici del paese.
Un gruppo di visitatori con la loro guidaI percorsi sono iniziati alle 18,30 e hanno visto susseguirsi 10 gruppi al giorno, composti da circa 200 persone, sia del luogo ma anche da molti turisti, segno che la manifestazione sta godendo di un buon passaparola, ogni gruppo veniva accompagnato da guide esperte per un tour di un'ora e mezza. All'inizio, per ogni gruppo, vi era una prima sosta con il benvenuto della guida e una breve, ma dettagliata, presentazione della manifestazione, successivamente ci si avviava per la prima tappa.
1- La vita agreste – Piazza Valguarnera
Antico "màrcatu", rappresentazione del ciclo del grano (aratura, semina, mietitura e molitura) con attrezzi originali e ben conservati, della vita di campagna in un pagliàro e di un antico màrcatu, il luogo in campagna dove avveniva la lavorazione del latte per la produzione lattiero-casearia, 'u pagliàru ccu iàzzu, 'a mànnara e 'a fucàgna con le quadàre, attrezzi e luoghi dove avveniva la preparazione della ricotta e della tuma.
2- Degustazione gastronomica – Largo Acquedotto
Assaggio dei prodotti della caseificazione, come rappresentato nella prima stazione, con assaggio di deliziosi formaggi locali e ottima ricotta fresca, il tutto accompagnato da buon pane casereccio a lievitazione naturale.
3 – Vita quotidiana – Via Castello
Passando per questa via si è verificato un vero tuffo nel passato: una piazza piena di bambini che giocavano con i giochi di un tempo, il severo maestro di scuola che rimproverava l'alunno più discolo e li riportava in classe (un'aula arredata con elementi antichi ed originali dell'epoca), il monaco che chiedeva l'elemosina, le lavandaie che lavavano i panni, il "viddàno" che tornava dai campi, le signore anziane e giovani riunite nell'antica arte del cucito, dal tòmbolo alla confezione dei merletti e a "fari curtìgliu" (fare pettegolezzi), le donne intente alla lavorazione al telaio, il lampionaio, il lattaio, la lavandaia, gli arredamenti delle case con i corredi esposti delle future spose, le vedove con il loro errare per le vie e "u sunu a parti di casa", che riuniva il popolo la sera dopo una giornata di lavoro per ballare in allegria.
4 - "A Fuitina" - Sagrato Chiesa della Catena
Bellissima ed emozionante rappresentazione teatrale con voce fuori campo che narra le scene della "fuitina", antica usanza ed unica soluzione per le ragazze da marito, di sfuggire alle imposizioni matrimoniali della famiglia.
5 – Degustazione gastronomica – Baglio della Catena
Assaggio della "pasta ccu màccu", piatto tipico di pasta condita con fave e finocchietto preparati sapientemente alla maniera madonita.
6 – Degustazione gastronomica – Piano Pitti
Assaggio di legumi locali, fave bollite condite con olio e sale, e degustazioni di vini, camminando tra le vie con rappresentazioni di scene di vita casalinga, in cui le massaie preparavano la pasta fresca con acqua e farina e successivamente anche i "tagliarìni"o bucatini, realizzati tramite la "sprùvula di jùnciu" (ramo del giunco) per ottenere il classico buco.
7 – Degustazione gastronomica – Via Carminello, Via Cavalluccio, P.tta San Cataldo
Tra rappresentazioni di antichi mestieri quali il calzolaio, il fabbro che ferrava i cavalli, le ricamatrici riunite in piazza, le signore che pulivano le mandorle e selezionavano il grano, l'antico mestiere del cestaio e ascoltando "u cuntu", nei pressi della Chiesa di San Cataldo alla stazione delle "pitanze", si potevano gustare antichi sapori dimenticati dai cittadini. Grazie al grande lavoro dell'Associazione ANTA si è potuto assaggiare: i "figliulati" frittatine di verdure spontanee, la "cipuddàta" saporitissima cipolla condita con vari aromi e il "pane cunzato" con olio e acciughe.
8 – Vita aristocratica per le strade di Gangi – C.so G.F. Vitale
Spaccato di vita nobiliare con baroni e nobili borghesi, alcune scene sono state rappresentate all'interno dei cortili nobiliari ed altri in altri momenti di convivialità dell'epoca, per le strette vie si incontravano coppie di nobili che svolgevano le loro lente passeggiate, con la stretta protezione dei "picciotti" per gli affari del tempo.
9 - "U Manciari da festa" - Piazzetta Vitale
Degustazione del pranzo dei giorni di festa come lo assaporavano i nostri avi, quest'anno è stato il momento de "i maccarrùna ccu sùcu, e a càrni 'a sùcu", nel frattempo un complessino di "sunatùra" allietava il momento di degustazione.
10 - "A tavulata di San Giuseppi" - C.so G.F. Vitale
Lungo il percorso si è potuto godere della visione e dell'ascolto di alcune usanze religiose del tempo, ma che ancora tutt'oggi vengono tramandate nel Borgo, come la preparazione delle cena di San Giuseppe.
11 – Degustazione gastronomica – Croce della Piazza
Assaggio dei buonissimi dolci tipici del borgo, accompagnati da un ottimo rosòlio.
12 – Stand prodotti – Piazza del Popolo
Vendita dei tipici e genuini prodotti locali con la partecipazione di:
Panificio Pandor - Gangi (PA) Panificio Logiudice - Gangi (PA) Panificio Antichi Sapori delle Madonie – Gangi (PA) Cooperativa Biologica Madre Terra – Gangi (PA) Provola delle Madonie: Az. Agr. Vincenzo Barreca - Geraci Siculo Provola delle Madonie: Az. Agr. Carmelo Duca – Gangi (PA) Panificio Lo Giudice Pietro & Francesco Snc – Gangi (PA) Azienda Agricola e Macelleria Castagna – Carni e Formaggi Gangi (PA) Azienda Agricola DonGarrà – Gangi (PA) Az. Agr. Bio Cataldo Dinolfo – Gangi (PA) Vino Cantine Paolini di Marsala (TP)
Fabrizio Fazio con il suo microtamburoStupenda sorpresa mi ha colto quando, tra le vie di Gangi, ho incontrato il negozietto "La capra canta", del maestro di tamburo Fabrizio Fazio, che ci ha deliziato con una breve performance grazie al meraviglioso suono di un piccolissimo tamburo di circa un centimetro, nonchè di alcuni suoi strumenti costruiti con pelle di capra, setacci in legno e latta temperata, una tappa obbligatoria per chi suona o è appassionato di musica o più semplicemente apprezza il talento di un artigiano.
In conclusione, un ringraziamento speciale va all'ospitalità data da Franco Doccula del Divino Ristorante-Pizzeria che ci ha accolto e coccolati nel suo B&B, esso gode di una fantastica vista del promontorio di Gangi, ma anche all'organizzatore Santo Paternò e a Peppino Ballistreri detto Peppuccio, curatore della parte teatrale, infaticabili ideatori insieme alle centinaia, ben 340, volontari gangitani ed a tutti gli sponsor che, con la loro collaborazione hanno permesso la realizzazione della manifestazione, essi sono:
Comune di Gangi Associazione dei "Borghi più belli d'Italia" Unione "Comune gioiello d'Italia" BCC – Banca di Credito Cooperativo Mutuo Soccorso Gangi
e con la collaborazione di:
A.S.D. Città di Gangi Associazione Culturale Teatrale "IL SIPARIO" Associazione Tempo Libero degli Anta Associazione Turistica Pro-Loco Gangi Org. Europea VV.FF. di Gangi Bar alla Torre Olio Terra Antica (Geraci Siculo) Divino Ristorante-Pizzeria Agriturismo Excalibur Agriturismo Villa Rainò Ristorante-Pizzeria Panorama Agriturismo Tenuta Castagna Associazione calcistica A.S.D. città di Gangi Associazione Il Sipario Volontari di via Castello e Piano Garofalo e tutti gli espositori degli stand di Piazza del Popolo precedentemente citati.
Un gruppo di volontariNel complesso l'esperienza Memorie e Tradizioni 2014 è stata davvero una piacevole rivelazione, un posto incantato che ti trasporta nel passato attraverso il lavoro del presente di tantissime persone, un'unione spontanea e un'organizzazione impeccabile che non vedevo da parecchio tempo, un modo stupendo per promuovere il proprio paese e il proprio territorio.
Un consiglio che mi sento di dare, visto ormai la formula vincente e collaudata, è quello di proporre la manifestazione per più giorni, magari più weekend, e dedicarsi adesso alla pubblicizzazione della manifestazione il più possibile al di fuori del territorio delle Madonie e della Sicilia. Memorie e Tradizioni è una manifestazione che già oggi è apprezzata da molti turisti provenienti da tutto il mondo, alla ricerca di tradizioni diverse ed in fuga dalla routine cittadina, però si potrebbe pensare ad uno sviluppo più internazionale grazie all'introduzione di guide in diverse lingue. Per far ciò bisognerebbe puntare di più sulla presenza e sulla promozione sul web, attraverso i social network dei settori del turismo, creando così un piano di sviluppo, effetti certo non immediati, ma che potrebbero migliorare una tendenza già consolidata, cioè quella di portare nel paese di Gangi sempre più turisti.
Tutte le foto sono di Flavio Marrone
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