Chi lo ha detto che le lobby, organizzazioni private di pressione politica, debbano essere per forza negative ? Anzi, spesso sono indispensabili per segnalare al legislatore le ombre di una legge o meglio ancora per proporne di nuove, provenienti direttamente dalla società civile. E' questo uno degli scopi che si prefige l'AIAB, Associazione Italiana Agricoltura Biologica, che lo scorso 11 Marzo, presso l'Orto Botanico di Palermo, ha dato luogo ad un convegno, intitolato BioRistorando, che si è protratto per tutta la giornata. Ai lavori sono intervenuti praticamente tutti gli attori della filiera e delle istituzioni: produttori, distributori, istituzioni regionali e nazionali, Università, associativismo, sanità privata, organizzazioni professioli, tutti concordi a creare un gruppo di pressione politica che possa far entrare il biologico nella ristorazione pubblica, tipicamente sanità e mense, dove attualmente è solo marginalmente presente. Durante un mio colloquio con il moderatore del convegno, Calogero Alaimo Di Loro, Vice Presidente Nazionale dell'AIAB, è emersa la vera anima del bio, auspicare una legge che consenta agli operatori del biologico di poter fornire i propri prodotti a chi ne ha più bisogno, dai malati negli ospedali fino ai bambini nelle mense scolastiche, vuol dire svolgere uno di quegli obiettivi sociali che l'agricoltura biologica ha nel suo DNA. In un panorama costituito dall'agricoltura convenzionale, perennemente in crisi, l'agricoltura biologica oggi rappresenta un'isola felice, certo sempre migliorabile, ma almeno, in tale settore, all'operatore agricolo viene riconosciuta una parte dei sacrifici profusi nella coltivazione della terra. Nel settore bio la Sicilia è al primo posto, come numero di aziende coinvolte e superficie coltivata, grazie anche alle sue favorevoli caratteristiche ambientali, diverso è invece, il settore dei consumi, dove i numeri dell'isola non sono per niente entusiasmanti. Gli agricoltori bio siciliani, infatti, esportano sempre di più i propri prodotti al nord Italia e nord Europa, non riuscendoli a vendere in loco. In chiusura si è svolta la premiazione dei vincitori di un singolare concorso sul pane biologico voluto dal MIPAAF. Sono stati consegnati gli attestati a tre panificatori biologici che si sono distinti nella produzione per sapori e profumi del loro pane. La regione che ha vinto il primo riconoscimento è stata quella del Trentino Alto Adige, con una piccola azienda che eroicamente coltiva cereali a 1.200 metri di altezza. Il convegno è stato supportato dal MIPAAF e dalle istituzioni locali siciliane e si è chiuso con un'importante nota positiva, la promessa da parte del Presidente dell'Assemblea Regionale, Francesco Cascio, di ricevere una delegazione dell'AIAB per approfondire le problematiche del settore bio. Un piccolo passo per la Regione ma un passo da gigante per l'AIAB.
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