Gli organizzatori di Homebrewers SicilianiChi mi segue, sa bene quanto io mi sia prodigato nella promozione delle birre artigianali, molto più piacevoli e soddisfacenti di una birra industriale, pertanto, non potevo tralasciare un evento che si preannunciava particolarmente importante per gli appassionati del settore. Andiamo però all'antefatto, solo pochi mesi fa si è costituita un'associazione di giovani appassionati di birra fatta in casa, essi hanno preso il nome di Homebrewers Siciliani e sin da subito hanno voluto distinguersi indicendo il 1° Concorso Birriamo Siculo, con il principale scopo di far uscire dall'anonimato tanti hobbisti della birra fai da te.
Lo scorso 1 Dicembre 2013 presso la Belle Epoque, birreria-panineria conosciuto ai più per l'assortimento di birre artigianali, soprattutto estere, si è quindi svolto il partecipatissimo concorso. Marco Altamore, Presidente dell'associazione, insieme al suo staff composto da:
Alessio Cutrò - Vicepresidente Daniele Ragaglia - Tesoriere Gabriele Romano - Segretario
I giurati: Venditti, Morelli, Arioli e Ferrè Nonostante la poca esperienza nel settore degli eventi, gli Homebrewers Siciliani hanno gestito abbastanza bene le varie fasi del concorso, grazie anche all'aiuto incondizionato di Francesca Bacile e Mauro Ricci, due icone della birra artigianale palermitana.
Durante la mattinata sono stati catalogati concorrenti e birre, poi state sottoposte ad una qualificata giuria composta in ordine alfabetico da:
Agostino Arioli - Birrificio "Birrificio Italiano" di Lurago Marinone - Como Mathieu Ferrè - Birrificio "Math" di Tavarnelle Val di Pesa (FI) Adolfo Morelli - Brewpub "5 Malti" di Messina Fabio Venditti - Beershop "TopBeer" di Catania
Nel primo pomeriggio, dopo una prima selezione delle birre in concorso, è stata fatta un'ulteriore valutazione, fino ad arrivare alla classifica finale di un primo per le birre prodotte con l'apposito kit e per i classici tre posti per coloro che invece avevano utilizzato il processo di preparazione completo.
Gianni Licata Tissi, vincitore della categ.All Brain1. Carlino Salvo - Dry stout - Bagheria (PA) (solo kit)
Questa è stata la classifica delle birre preparate con il procedimento completo:
1. Licata Tissi Gianni - Russian Imperial Stout - Aragona (AG) 2. Altavilla Toni - Belgian Strong Golden Ale - Palermo 3. Gianino Marco - Old Ale - Ragusa
Da notare che il primo ed il terzo classificato a breve avranno incarichi presso dei birrifici siciliani, come a dire: buon sangue non mente. Qui di seguito invece troverete la classifica di tutte le altre birre in concorso, con nome dell'homebrewer e stile di birra.
Solo kit
2. Trapassi Aldo - Apa 3. Pecora Francesco - Doppelbock 4. Bonuso Giorgio - Bock 5. Amato Giovanni - English Bitter 6. Carlino Salvo - English IPA 7. Montelepre Mario - Dry Stout
Procedimento completo ultima selezione
04. Inzerillo Rosario - Dry Stout 05. Altavilla Toni - Witbier 06. Bazzano Gaetano - Cream Ale 07. Anzalone Antonino - Saison
Procedimento completo prima selezione
08. Teresi Pietro - Dubbel 09. Bazzano Gaetano - Belgian Ale 10. Presti Graziano - American style Barleywine 11. Inzerillo Rosario - Saison 12. Brullo Marco - Apa 13. Ingargiola Sergio -Apa 14. Cannata Sebastiano - Saison 15. Cinquemani Alessandro - Apa 16. Spadaro Giancarlo - Belgian Strong Golden Ale 17. Teresi Pietro - Tripel 18. Licata Tissi Gianni - Tripel 19. Spadaro Giancarlo - Classic American Pilsner 20. Faenza Giovanni - Apa 21 Anzalone Antonino - Blonde Ale 22. Tambone Andrea Salvatore - English style Barleywine 23. Biondo Alberto - Lager 24. Tambone Andrea Salvatore - American IPA 25. Intravaia Maurizio - Belgian Pale Ale 26. Biondo Alberto - Weizen 27. Gabriele Cappadona - Robust Porter 28. Intravaia Maurizio - Dubbel 29. Dones Dario - American IPA 30. Gabriele Cappadona - Special or Best Bitter 31. Faenza Giovanni - Special or Best Bitter 32. Bazzano Gaetano - American Amber Ale 33. Matera Salvatore - Weizen
Vasta la partecipazione di concorrenti e birre, arrivate anche da località molto distanti come Venezia e Roma. Per quanto riguarda la Sicilia, di essa erano rappresentate 7 delle sue provincie, in ordine di peso: Palermo, Caltanissetta, Siracusa, Agrigento, Catania, Trapani, Ragusa, per un totale che ha superato le 40 birre fatte in casa poi attentamente valutate dai giudici, impegnati per gran parte della mattinata e del primo pomeriggio.
Cioccolatini e birra di Paul BriciusInutile dire che ho avuto numerose occasioni di assaggio di birre casalinghe durante la mattinata e di birrifici durante il pomeriggio. In particolare, ho assaggiato alcune birre di Maurizio Intravaia, dell'Associazione Hora Benedicta, conosciuto per essere il fautore della prima Abbey Ale siciliana, messa a punto nel laboratorio del Monastero dei Monaci Benedettini di San Martino delle Scale a Monreale, ma anche di alcuni altri concorrenti. Impossibile elencare quell'infinità di profumi e sapori diversi che ho avuto la fortuna di incontrare durante la giornata, sensazioni che mi hanno fatto ancora di più riflettere su come si possano consumare le cosiddette birre industriali, liquidi senz'anima mostruosamente addizionate di anidride carbonica nel vano tentativo di fornigliene una! Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, ho assaggiato i nuovissimi Cioccolatini alla Birra di Paul Bricius, preparati con un guscio di Cioccolato di Modica.
Il mama-hamburger di Carlo GuttadauroCarlo Guttadauro, titolare della Belle Epoque, sommelier AIS e conoscitore di birre artigianali, ha gentilmente prestato il locale e rifocillato coi suoi piatti, quasi sempre a base di Sicilia, lo staff ed i giornalisti, dimostrando anche un'elevata sensibilità alla qualità, caratteristica difficile da trovare in altri locali dello stesso tipo. L'esempio più eclatante di tale inclinazione al buon cibo è stato il "mama-hamburger", un hamburger preparato con un panino di tumminia, carne trita proveniente da bovini allevati sulle Madonie, Vastedda del Belìce DOP, Pomodorini Soleggiati di Ragusa e verdura locale. Dopo averlo provato, posso affermare che dal punto di vista sensoriale e nutrizionale è il miglior hamburger che io abbia mai mangiato: Carlo ha creato il fast-food dal volto umano, che McDonald impari come si fa! Purtroppo, nel mio caso mancava il panino di Tumminia, ma nonostante ciò il risultato è stato notevole, assaggiando la carne sono letteralmente rimasto senza parole, provare per credere. Carlo ha in programma di introdurre gradatamente anche altri panini a Km zero con prodotti di eccellenza siciliani, prevalentemente DOP o con certificazione d'origine analoga, sempre a prezzi abbordabili, come d'altronde viene trattato il resto dell'offerta del locale. Prima o poi dovrò dedicare più tempo, più fotografie e soprattutto più palato al locale ed ai suoi panini!
Al concorso erano presenti anche Angelo Siragusa e Matteo Caracappa, rappresentanti locali dell'Associazione Nazionale "Il Barattolo", i cui soci si dedicano alla collezione di oggetti che hanno attinenza con la birra. Il desiderio di possedere etichette, tappi, lattine, bottiglie, sottobicchieri, ha dunque trasformato questi collezionisti in perfetti.... ambientalisti: della birra non si butta via niente!
La Nigredo, la birra di Arioli del Birrificio ItalianoBuona la partecipazione del pubblico, che nel pomeriggio ha compostamente assediato il locale gustando con piacere gli assaggi messi a disposizione dai seguenti sponsor: Paul Bricius, con tre delle sue birre tra le quali anche l'Abbey Ale Hora Benedicta; Birrificio Math con la LA70, fresca e beverina; Birrificio Italiano con la Nigredo, dai profumi e sapori ambigui, dove convivevano armoniosamente note floreali e tostate.
Altri sponsor hanno offerto premi e servizi:
Kuaska Instituut; Birrificio Almond' 22 di Pescara; Birrificio Americano Rogue; Ale e Co. Import ed Export birre italiane ed estere.
Il bilancio del concorso è da ritenersi sicuramente positivo, l'evento si è svolto senza particolari intoppi, i giudici di gara hanno riscontrato un livello medio basso che però promette grande crescita, soprattutto considerando che la Sicilia è nuova nelle tecniche birrarie casalinghe e nella sua diffusione, nell'isola ci sono solo tre birrifici che producono etichette apprezzabili e presso il consumatore siciliano le birre artigianali non si sono ancora affermate. Pertanto, bisognerà continuare nell'opera di promozione di questa bevanda antica ma attuale, ricordandosi che oggi, pensare di pastorizzare il vino è una bestemmia, ma solo pochi decenni fa era una prassi abituale, quindi perchè pastorizzare un prodotto altrettanto vivo come la birra?
Per chi volesse approfondire: Storia del vino pastorizzato
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