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Memorie e Tradizioni
Date:
Gio 15.06 - Ven 16.06.2017     
Orari:
18:30
Luogo:
Vie del centro
Indirizzo:
Gangi (PA)
Sito web:
http://memorieetradizioni.webnode.it

Informazioni aggiuntive

COMUNICATO STAMPA

Gangi

Memorie e tradizioni nel

"Borgo più bello d'Italia".

Storia, cultura, gastronomia

15-16 luglio 2017

Presentazione/Programma

Gangi. Memorie e tradizioni nel "Borgo più bello d'Italia" Luglio 2017 è un viaggio fra le tradizioni e gli antichi sapori del borgo medievale, oggi anche Gioiello d'Italia, alla riscoperta delle eredità lasciateci dalle generazioni passate: ricordi, tramandati da padre a figlio e da madre a figlia, che identificano la comunità nella sua autentica essenza. Un momento di rievocazione storico-etno-gastronomica inderogabile per non disperdere la memoria del passato. Di un cibo legato indissolubilmente alla vita dei campi, alle abitudini agli usi ed ai costumi di una comunità.

L' edizione 2017 ripercorre le memorie e le tradizioni etniche e gastronomiche di uno dei periodi più floridi del borgo quando, a cavallo fra Ottocento e Novecento, con i suoi oltre 16.000 abitanti Gangi era il borgo più florido e popoloso delle Madonie: un'epoca in cui la vita agreste, pur con le sue contraddizioni, regolava il modus vivendi della comunità e della società siciliana.

La manifestazione, ampliata rispetto alle prime edizioni, propone uno spaccato della vita quotidiana di quel periodo, la saggezza degli usi e dei costumi, la spontaneità dei bambini nei giochi di strada, la sapienza dei mestieri legati alla terra, la memoria orale, le abitudini quotidiane, le differenze sociali, i momenti che si fanno rito e non ultimo, i sapori di un passato non molto lontano ispirati e condizionati dalla civiltà contadina.

In uno dei contesti ambientali più caratteristici del borgo - l'ampio scenario urbano compreso fra il castello ventimigliano, la chiesa della Catena e la piazza cittadina, la parte più antica e suggestiva del borgo medievale -, e lungo le sue strade, verranno dunque rievocati gli usi, le tradizioni e le abitudini gastronomiche con i piatti tipici del borgo, con numerosi figuranti in abbigliamento dell'epoca, frutto di una profonda quanto accurata ricerca storica.

Sabato 15/07/2016 e Domenica 16/07/2016 dalle ore 18,30 e su prenotazione percorso storico culturale gastronomico di "Memorie e Tradizioni nel Borgo più bello d'Italia"

La vita agreste – piazza Valguarnera: rappresentazione del ciclo del grano (aratura, semina, mietitura e molitura), della vita di campagna in un pagliàro e di un antico màrcatu, il luogo in campagna dove avveniva la lavorazione del latte per la produzione lattiero-casearia, qui verranno ricostruite le strutture che lo costituivano, 'u pagliàru ccu iàzzu, 'a mànnara e 'a fucàgna con le quadàre e u tavuliri dove avveniva la preparazione della ricotta e della tuma.
Degustazione gastronomica – largo Acquedotto: qui sarà possibile assaggiare i prodotti della caseificazione locale con il tipico pani di casa fatto con farine di Grani Antichi locali imprezziosito da un filino di olio CRASTU assieme alla provola delle madonie "presidio SloW Food", uno dei fiori all'occhiello della condotta Alte Madonie.
Vita quotidiana nelle strade di Gangi – via Castello: si offre uno spaccato del trascorrere della vita di ogni giorno nel borgo, con il viddàno che faceva ritorno dalla campagna a dorso del mulo o dell'asino trasportando la paglia, con i bambini che giocavano per la strada, e andavano a scuola, ( Verrà rappresentata una tipica aula scolastica del tempo), con le donne sedute davanti la porta di casa intente a ricamare al tòmbolo o a confezionare merletti e a fari curtìgliu, con la lavorazione al telaio, col lampionaio, col monaco di cerca, con il lattaio, la lavandaia, u sunu a parti di casa, u Varviri e quant'altro arricchiva il vivere quotidiano all'interno del Borgo.
"Dell'amore e della guerra" – sagrato della Catena: storie e vicissitudini familiari ai tempi della grande guerra.
Degustazione gastronomica – baglio della Catena: a pochi passi sarà possibile continuare la degustazione con uno dei piatti più tipici e tradizionali del borgo di Gangi, 'a pasta ccu màccu, caratteristico condimento a base di fave, finocchietto selvatico, aglio e cipolla tutto rigorosamente locale e naturale.
Degustazione gastronomica – piano Pitti: qui sarà possibile assistere alla preparazione di "U Pani di Casa " come si faceva una volta nelle famiglie contadine riti, usi e recita delle antiche preghiere in occasione delle adunanze per tale preparazione. Assaggio di un legume "presidio Slow Food"
Vita quotidiana popolare nelle strade di Gangi – via Cavalluccio-corso G.F. Vitale: si ripropone lo spaccato di vita quotidiana popolare attraverso la rivisitazione di un momento importante della vita del Popolo, la rivisitazione di alcuni mestieri come il fabbro e il calzolaio, mentre nei pressi della chiesa di San Cataldo si potranno assaggiare 'i pitànzi (le pietanze realizzate con una cucina semplice e spesso povera di ingredienti ma molto gustose e apprezzate) ascoltando 'u cùntu , osservando l'antico mestiere del cestaio, assistendo alla preparazione di Tagliarini, pasta fatta in casa con farina di grano duro locale, sfilata e fatta a mano e ammirando uno spaccato di vita del borgo; Anche qui nelle pitanze, presentazione di un legume "presidio Slow Food".
Vita quotidiana aristocratica nelle strade di Gangi – corso Giuseppe Fedele Vitale: qui viene riproposto uno spaccato della vita nobiliare, attraverso la rivisitazione di un momento di relax della famiglia del barone Sgadari che degusta un sorbetto nel giardino di fronte al proprio palazzo, sotto la stretta sorveglianza dei "piccioti" mentre lungo la via più importante del borgo, vivono momenti di convivialità e sono a passeggio alcune famiglie aristocratiche e alto borghesi; accanto la villetta del Barone, il soprastante discute di affari con i campieri del feudo;
'U manciàri da' fèsta – piazzetta Vitale: percorrendo le antiche strade medievali del borgo si giungerà all'ampio slargo che mostra uno dei panorami più apprezzati di Gangi. Qui si potrà degustare il pranzo dei giorni di festa, come lo assaporavano i nostri avi: 'i maccarrùna ccu sùcu, 'e a càrni 'a sùcu. Un complessino di "sunatùra" allieterà il momento, qui si potrà nuovamente assaporare il gusto dei prodotti enologici del nostro territorio;
A Tavulata di San Giuseppi. – corso Vitale: lungo il corso si potrà godere della visione e ascolto di alcune usanze religiose che da allora, si tramandano ancora oggi nel nostro Borgo.
Degustazione gastronomica – alla Croce della piazza: è l'ultimo momento di degustazione che chiude il pranzo della festa con l'assaggio di dolci tipici del borgo, legati agli eventi sociali e realizzati con farine locali di grani antichi e accompagnati da un bicchierino di buon rosòlio. In questa edizione, verrà presentato un dolce fatto con farine di grani antichi "Nero " e miele di ape nera, presidio Slow Food.

 

 

 

 

 

 

 

Gangi

Memorie e tradizioni nel 

Borgo più bello d’Italia”.

Storia, cultura, gastronomia

15-16 luglio 2017

Presentazione/Programma

Gangi. Memorie e tradizioni nel “Borgo più bello d’Italia” Luglio 2017  è un viaggio fra le tradizioni e gli antichi sapori del borgo medievale, oggi anche Gioiello d’Italia, alla riscoperta delle eredità lasciateci dalle generazioni passate: ricordi, tramandati da padre a figlio e da madre a figlia, che identificano la comunità nella sua autentica essenza. Un momento di rievocazione storico-etno-gastronomica inderogabile per non disperdere la memoria del passato.  Di un cibo legato indissolubilmente alla vita dei campi, alle abitudini agli usi ed ai costumi di una comunità.

L' edizione 2017 ripercorre le memorie e le tradizioni etniche e gastronomiche di uno dei periodi più floridi del borgo quando, a cavallo fra Ottocento e Novecento, con i suoi oltre 16.000 abitanti Gangi era il borgo più florido e popoloso delle Madonie: un’epoca in cui la vita agreste, pur con le sue contraddizioni, regolava il modus vivendi della comunità e della società siciliana.

La manifestazione, ampliata rispetto alle prime edizioni, propone uno spaccato della vita quotidiana di quel periodo, la saggezza degli usi e dei costumi, la spontaneità dei bambini nei giochi di strada, la sapienza dei mestieri legati alla terra, la memoria orale, le abitudini quotidiane, le differenze sociali, i momenti che si fanno rito e non ultimo, i sapori di un passato non molto lontano ispirati e condizionati dalla civiltà contadina.

In uno dei contesti ambientali più caratteristici del borgo - l’ampio scenario urbano compreso fra il castello ventimigliano, la chiesa della Catena e la piazza cittadina, la parte più antica e suggestiva del borgo medievale -, e lungo le sue strade, verranno dunque rievocati gli usi, le tradizioni e le abitudini gastronomiche con i piatti tipici del borgo, con numerosi figuranti in abbigliamento dell’epoca, frutto di una profonda quanto accurata ricerca storica.

Sabato 15/07/2016 e Domenica 16/07/2016 dalle ore 18,30 e su prenotazione  percorso storico culturale gastronomico di “Memorie e Tradizioni nel Borgo più bello d'Italia”

  • La vita agreste – piazza Valguarnera: rappresentazione del ciclo del grano (aratura, semina, mietitura e molitura), della vita di campagna in un pagliàro e di un antico màrcatu, il luogo in campagna dove avveniva la lavorazione del latte per la produzione lattiero-casearia, qui verranno ricostruite le strutture che lo costituivano, ‘u pagliàru ccu iàzzu‘a mànnara e ‘a fucàgna con le quadàre e u tavuliri dove avveniva la preparazione della ricotta e della tuma.
  • Degustazione gastronomica – largo Acquedotto: qui sarà possibile assaggiare i prodotti della caseificazione locale con il tipico pani di casa fatto con farine di Grani Antichi locali imprezziosito da un filino di olio CRASTU assieme alla provola delle madonie “presidio SloW Food”, uno dei fiori all'occhiello della condotta Alte Madonie.
  • Vita quotidiana nelle strade di Gangi – via Castello: si offre uno spaccato del trascorrere della vita di ogni giorno nel borgo, con il viddàno che faceva ritorno dalla campagna a dorso del mulo o dell’asino trasportando la paglia, con i bambini che giocavano per la strada, e andavano a scuola, ( Verrà rappresentata una tipica aula scolastica del tempo), con le donne sedute davanti la porta di casa intente a ricamare al tòmbolo o a confezionare merletti e a fari curtìgliu, con la lavorazione al telaio, col lampionaio, col monaco di cerca, con il lattaio, la lavandaia, u sunu a parti di casa, u Varviri e quant’altro arricchiva il vivere quotidiano all’interno del Borgo.
  • “Dell’amore e della guerra”  – sagrato della Catena: storie e vicissitudini familiari ai tempi della grande guerra.
  • Degustazione gastronomica – baglio della Catena: a pochi passi sarà possibile continuare la degustazione con uno dei piatti più tipici e tradizionali del borgo di Gangi, ‘a pasta ccu màccu, caratteristico condimento a base di fave, finocchietto selvatico, aglio e cipolla tutto rigorosamente locale  e naturale.
  • Degustazione gastronomica – piano Pitti: qui sarà possibile assistere alla preparazione di  “U Pani di Casa “ come si faceva una volta nelle famiglie contadine riti, usi e recita delle antiche preghiere in occasione delle adunanze per tale preparazione. Assaggio di un legume “presidio Slow Food”
  • Vita quotidiana popolare nelle strade di Gangi – via Cavalluccio-corso G.F. Vitale: si ripropone lo spaccato di vita quotidiana popolare attraverso la rivisitazione di un momento importante della vita del Popolo,   la rivisitazione di alcuni mestieri come il fabbro e il calzolaio, mentre nei pressi della chiesa di San Cataldo si potranno assaggiare ‘i pitànzi (le pietanze realizzate con una cucina semplice e spesso povera di ingredienti ma molto gustose e apprezzate) ascoltando ‘u cùntu , osservando l’antico mestiere del cestaio, assistendo alla preparazione di Tagliarini, pasta fatta in casa con farina di grano duro locale, sfilata e fatta a mano  e ammirando uno spaccato di vita del borgo; Anche qui nelle pitanze, presentazione di un legume “presidio Slow Food”.
  • Vita quotidiana aristocratica nelle strade di Gangi – corso Giuseppe Fedele Vitale: qui viene riproposto uno spaccato della vita nobiliare, attraverso la rivisitazione di un momento di relax della famiglia del barone Sgadari che degusta un sorbetto nel giardino di fronte al proprio palazzo, sotto la stretta sorveglianza dei “piccioti”  mentre lungo la via più importante del borgo, vivono momenti di convivialità e sono a passeggio alcune famiglie aristocratiche e alto borghesi; accanto la villetta del Barone, il soprastante  discute di affari con i campieri del feudo;
  • ‘U manciàri da’ fèsta – piazzetta Vitale: percorrendo le antiche strade medievali del borgo si giungerà all’ampio slargo che mostra uno dei panorami più apprezzati di Gangi. Qui si potrà degustare il pranzo dei giorni di festa, come lo assaporavano i nostri avi: ‘i maccarrùna ccu sùcu‘e a càrni ‘a sùcu. Un complessino di “sunatùra” allieterà il momento, qui si potrà nuovamente assaporare il gusto dei prodotti enologici del nostro territorio;
  • A Tavulata di San Giuseppi. – corso Vitale: lungo il corso si potrà godere della visione e ascolto di alcune usanze religiose che da allora, si tramandano ancora oggi nel nostro Borgo.

Degustazione gastronomica – alla Croce della piazza: è l’ultimo momento di degustazione che chiude il pranzo della festa con l’assaggio di dolci tipici del borgo, legati agli eventi sociali e realizzati con farine locali di grani antichi  e accompagnati da un bicchierino di buon rosòlio. In questa edizione, verrà presentato un dolce fatto con farine di grani antichi “Nero “ e miele di ape nera, presidio Slow Food.



Maggiori informazioni http://memorieetradizioni.webnode.it/news/programma-2016/

Su questo sito web si può liberamente leggere
e spero che possiate anche imparare qualcosa di nuovo,
ma una cosa vi raccomando: non rubate materiali e idee,
non rubate per rispetto del lavoro altrui,
non rubate perchè perdereste l'onestà,
non rubate perchè diventereste dei ladri,
non rubate perchè i furti non si possono nascondere a lungo,
non rubate perchè tanto non riuscirete mai a copiare l'originale,
non rubate perchè ciò non indica mai furbizia, ma tanta inettitudine
e chi ruba anche una sola volta sarà ladro e inetto per sempre.
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