La valorizzazione del territorio attraverso le De.Co
Informazioni aggiuntiveNell'ambito delle manifestazioni legate alla Sagra della manna, si terrà a Pollina, il 23 agosto, alle ore 10, presso l'Aula consiliare, la tavola rotonda sul tema: "La valorizzazione dell'identità del territorio attraverso le Denominazioni Comunali". La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto o una produzione al luogo storico di origine. In altri termini, è una attestazione che il Sindaco, a seguito di una delibera comunale, certifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di “nascita” e di “crescita” di un prodotto e che ha un forte e significativo valore identitario per una Comunità. Un orientamento consapevole che molti Comuni d’Italia hanno concepito come strumento di salvaguardia delle proprie produzioni e di sviluppo endogeno del proprio territorio, ma al tempo stesso anche come mezzo per promuovere all’esterno le specificità culturali e storiche del proprio territorio, anche in attuazione della legge 8 giugno 1990, n. 142, dove i Comuni, in base al principio del decentramento amministrativo, possiedono la facoltà di intervenire in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali, e al Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali (Dlgs. n. 267/2000). In virtù di tale riferimento normativo, il Comune viene individuato e definito quale “l’Ente Locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo, il progresso civile, sociale ed economico”. Il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co per la Sicilia, elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor di Menfi, inserito tra gli esempi virtuosi del Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 di Roma, prevede un modello di De.Co per la Sicilia, a burocrazia zero e chiaramente a costo zero, per le aziende, per le istituzioni e per i cittadini, dove gli elementi essenziali di relazionalità sono: territorio, tradizioni, tipicità, tracciabilità, trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa. La De.Co, non è un marchio, non è un "prodotto tipico" per legge i prodotti tipici e di qualità sono solo quelli a marchio Dop ed Igp, Doc, ect. regolamentati dal Regolamento della Comunità Europea 510/06 e a marchio Stg disciplinato dal Regolamento 509/06. Le De.Co. è, invece, un prodotto del territorio (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, ect) con i quali una comunità s’identifica. L’identità é valore incommensurabile, il prodotto può essere copiato, l’identità di un territorio no. Con la De.Co. infatti, ogni comune identifica le proprie storia, che la tradizione tramanda e come tali cerca di valorizzare un prodotto De.Co., costituisce pertanto un consolidamento dell'identità di un determinato territorio, favorendo il suo indotto turistico ed economico nel suo insieme. «Amo ripetere nei convegni, che i prodotti identitari sono stati capaci di resistere a tutti i tipi di intemperie, ma c'è il rischio che una De.Co. super burocratizzata ne decreti la fine». Dopo i saluti del Sindaco Magda Culotta, interverranno, tra gli altri: Bartolo Vienna (Presidente Gal Isc Madonie), Francesca Cerami e Giuseppe Carruba (I.Di.Med.), Giuseppe Bivona (Lurss), Rosario Schicchi (Università di Palermo), Maria Luisa Virga (Soat) ed Alessandro Ficile (So.svi.ma) e Nino Sutera. L’incontro, promosso da Dario Costanzo del Gal Madonie, sarà moderato dal giornalista Mario Azzolini
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