COMUNICATO STAMPA
Gangi. Memorie e tradizioni in un “Borgo più bello d’Italia” è un viaggio fra le tradizioni e gli antichi sapori del borgo medievale, oggi anche Gioiello d’Italia, alla riscoperta delle eredità lasciateci dalle generazioni passate: ricordi, tramandati da padre a figlio e da madre a figlia, che identificano la comunità nella sua autentica essenza. Un momento di rievocazione storico-etno-gastronomica inderogabile per non disperdere la memoria del passato e utile alla promozione di uno dei Borghi più belli d’Italia che mostra tutto “il fascino dell’Italia nascosta”.
La seconda edizione 2013 ripercorre le memorie e le tradizioni etniche e gastronomiche di uno dei periodi più floridi del borgo quando, a cavallo fra Ottocento e Novecento, con i suoi oltre 16.000 abitanti Gangi era il borgo più florido e popoloso delle Madonie: un’epoca in cui la vita agreste, pur con le sue contraddizioni, regolava il modus vivendi della comunità e della società siciliana.
La manifestazione, ampliata rispetto alla prima edizione, propone uno spaccato della vita quotidiana di quel periodo, la saggezza degli usi e dei costumi, la spontaneità dei bambini nei giochi di strada, la sapienza dei mestieri legati alla terra, la memoria orale, le abitudini quotidiane, le differenze sociali, i momenti che si fanno rito e, non ultimo, i sapori di un passato non molto lontano ispirati e condizionati dalla civiltà contadina.
In uno dei contesti ambientali più caratteristici del borgo - l’ampio scenario urbano compreso fra il castello ventimigliano, la chiesa della Catena e la piazza cittadina, la parte più antica e suggestiva del borgo medievale -, e lungo le sue strade, verranno dunque rievocati gli usi, le tradizioni e le abitudini gastronomiche con i piatti tipici del borgo, con numerosi figuranti in abbigliamento dell’epoca, frutto di una profonda quanto accurata ricerca storica.
Il programma della manifestazione, che si svolgerà in due giornate e che partirà nelle ore pomeridiane e si protrarrà fino a sera inoltrata, vede dunque i seguenti momenti rappresentativi del periodo:
- la vita agreste – piazza Valguarnera: rappresentazione del ciclo del grano (aratura, semina, mietitura e molitura), della vita di campagna in un pagliàro e di un antico màrcatu, il luogo in campagna dove avveniva la lavorazione del latte per la produzione lattiero-casearia: qui verranno ricostruite le strutture che lo costituivano, ‘u pagliàru ccu iàzzu, ‘a mànnara e ‘a fucàgna con le quadàre dove avveniva la preparazione della ricotta e della tuma.
- degustazione gastronomica – largo Acquedotto: qui sarà possibile assaggiare i prodotti della caseificazione con il tipico pani di casa e u fasciddatu.
- vita quotidiana nelle strade di Gangi – via Castello: si offre uno spaccato del trascorrere della vita di ogni giorno nel borgo, con il viddàno che faceva ritorno dalla campagna a dorso del mulo o dell’asino trasportando la paglia, con i bambini che giocavano per la strada, con le donne sedute davanti la porta di casa intente a ricamare al tòmbolo o a confezionare merletti e a fari curtìgliu, con la lavorazione al telaio, col lampionaio, col monaco di cerca, con il lattaio e quant’altro arricchiva il vivere quotidiano all’interno del Borgo.
- A Nzinga– sagrato della Catena: qui viene rappresentato l’antico modo di chiedere in sposa una ragazza e dunque il fidanzamento, con la elencazione delle rispettive doti e il successivo momento di gioia e allegria, con la presentazione dei dolci e liquori tipici che era uso offrire.
- degustazione gastronomica – baglio della Catena: a pochi passi sarà possibile continuare la degustazione con uno dei piatti più tipici e tradizionali del borgo di Gangi, ‘a pasta ccu màccu, caratteristico condimento a base di fave finocchietto selvatico ecc.
- degustazione gastronomica – piano Pitti: qui sarà possibile assistere alla preparazione di tagliarìni, pasta fatta in casa sfilata e tagliata a mano, o di bucatini preparati con sprùvula di jùnciu (ramo del giunco) per realizzare il classico buco, oltre ad assaggiare i prodotti enologici del territorio;
- vita quotidiana popolare nelle strade di Gangi – via Cavalluccio-corso G.F. Vitale: si ripropone lo spaccato di vita quotidiana popolare attraverso la rivisitazione di alcuni mestieri come il fabbro e il calzolaio, mentre nei pressi della chiesa di San Cataldo si potranno assaggiare ‘i pitànzi (le pietanze realizzate con una cucina semplice e spesso povera di ingredienti ma molto gustose e apprezzate) ascoltando ‘u cùntu;
- vita quotidiana aristocratica nelle strade di Gangi– corso Giuseppe Fedele Vitale: qui viene riproposto uno spaccato della vita nobiliare, attraverso la rivisitazione di un momento di relax della famiglia del barone Sgadari che degusta un sorbetto nel giardino di fronte al proprio palazzo, sotto la stretta sorveglianza dei “piccioti” mentre lungo la via più importante del borgo sono a passeggio alcune famiglie aristocratiche e alto borghesi; poco oltre, accanto all’autorimessa del palazzo, il soprastante del barone discute di affari con i campieri del feudo;
- ‘u manciàri da’ fèsta – piazzetta Vitale: percorrendo le antiche strade medievali del borgo si giungerà all’ampio slargo che mostra uno dei panorami più apprezzati di Gangi. Qui si potrà degustare il pranzo dei giorni di festa, come lo assaporavano i nostri avi: ‘i maccarrùna ccu sùcu, ‘a càrni e ‘a sosizza ‘a sùcu . Un complessino di “sunatùra” allieterà il momento, qui si potrà nuovamente assaporare il gusto dei prodotti enologici del nostro territorio ;
- mostre e mestieri – corso Vitale: lungo il corso saranno riaperte le antiche botteghe che mostreranno alcuni dei vecchi mestieri, alcune usanze religiose che si tramandano ancora ai nostri tempi che saranno occasione per l’allestimento di mostre; poco oltre, nei pressi della piazza riprende vita una antica barberia;
- degustazione gastronomica – alla Croce della piazza: è l’ultimo momento di degustazione che chiude il pranzo della festa con l’assaggio dei dolci tipici del borgo, accompagnati da un bicchierino di buon rosòlio;
- stands prodotti – piazza del Popolo: a chiusura del circuito verranno allestiti alcuni stands dove si offrirà ai visitatori la possibilità di poter comprare i genuini prodotti locali.