517. TINCHE IN ZIMINO
Autore: Pellegrino Artusi Valutazione: Nessun voto Descrizione: Tratta da: "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" Preparazione La tinca disse al luccio: - Vai più la mia testa che il tuo buccio. - Buccio per busto, licenza poetica, per far la rima. Poi c'è il proverbio: “Tinca di maggio e luccio di settembre”. Fate un battutino con tutti gli odori, e cioè: cipolla, aglio, prezzemolo, sedano e carota; mettetelo al fuoco con olio e quando avrà preso colore, versate le teste delle tinche a pezzettini e conditele con sale e pepe. Fatele cuocer bene, bagnandole con sugo di pomodoro o conserva sciolta nell'acqua, poi passate il sugo e mettetelo da parte. Nettate le tinche, tagliate loro le pinne e la coda e così intere, ponetele al fuoco con olio quando comincia a soffriggere. Conditele con sale e pepe e tiratele a cottura col detto sugo versato a poco per volta. Potrete mangiarle così che sono eccellenti; ma per dare al zimino il suo vero carattere ci vuole un contorno d'erbaggi, bietola o spinaci a cui, dopo lessati, farete prender sapore nell'intinto di questo umido. I piselli pure vi stanno bene. Anche il baccalà in zimino va cucinato così.
Tempo di preparazione: 5 min Difficoltà: Molto Facile Porzioni: 1 porzione Spesa:
Nazione/Regione:
Costo per porzione: Ultimo aggiornamento: mer 09 feb 2011 19:39:30 CET Vista: 13725
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