La Artis Food è una giovanissima azienda di distribuzione alimentare che si rivolge esclusivamente a quei clienti che sono disposti a spendere qualcosa in più per prodotti di qualità, qundi pochi, ma buoni. Nata nel Novembre 2014, la Artis ha sede a Pavia, ma ambisce ad una diffusione su tutto il territorio nazionale, ovunque ci sia richiesta di prodotti confezionati di alta categoria, anche di provenienza siciliana. Il Caseificio Ponticorvo, invece, è situato ad Alvignano, a 27 km da Caserta, abbastanza distante dalla tanto temuta ed inquinata zona chiamata "terra dei fuochi", come mi ha precisato Alfonso, l'azienda possiede anche un allevamento di ben 1.500 capi di bufali, utile però a soddisfare solo il 20% del fabbisogno interno, per il resto ci si fornisce presso allevamenti certificati della zona. Alla Ponticorvo, come recita lo slogan aziendale, la mozzarella non si fabbrica ma si fa, e non è l'unico prodotto, di bufala
Trovare in una pizzeria una buona mozzarella di bufala è molto difficile, io stesso, durante le recensioni di "Pizza buona si può", non ho voluto affrontare l'argomento, anche perchè, a differenza della Campania, qui in Sicilia lo standard è rappresentato da quella di vaccino. Nonostante ciò, ho accettato di assaggiare il prodotto di Ponticorvo in cui ho subito notato una certa complessità olfattiva, con sentori di latte, burro e fermenti, accompagnata da una insolita compattezza. Parlando con Alfonso, ho poi scoperto che la particolare consistenza era dovuta ad alcuni accorgimenti di lavorazione al fine di rendere la mozzarella più adatta all'impiego in pizzeria, infatti, la mozzarella di bufala, notoriamente rilascia ancora più acquetta rispetto al boccone di vaccino, compromettendo l'aspetto e la praticità di consumo della pizza. Il campione da me esaminato era stato prodotto due giorni prima che lo degustassi, ma ciò non credo abbia influito sulle sue qualità organolettiche, anzi, sono convinto che la mozzarella debba assestarsi almeno uno o due giorni prima di essere consumata, ovviamente bisognerà assaggiarla a temperatura ambiente.
Anche la mozzarella di vaccino era stata prodotta un paio di giorni prima, essa si è presentata al mio naso con un netto sentore di latte ed un filo di burro, in bocca, durante la masticazione, la prima cosa che è notato è stata la delicatezza della salatura, la seconda invece, la turgidezza della filatura che si è manifestata con un'accentuata callosità durante la masticazione, senza mai sconfinare nella gommosità, un pregio senza il difetto. A proposito della consistenza, questa mozzarella, essendo stata preparata per soddisfare le esigenze di una pizzeria, me l'aspettavo ancora più asciutta, mentre invece ho trovato un'umidità molto ben bilanciata. Nel finale, il gusto complessivo al palato è persistente, molto lungo, e termina infine con una leggera nota amarostica e di affumicato che valorizzano il risultato complessivo di un già ottimo prodotto.
Nel caso della burrata, invece, bisogna stare più attenti alle temperature poichè essa è molto sensibile agli sbalzi. Nel campione delle Delizie Pugliesi, altra azienda distribuita da Salvo Ultimo, ho subito notato al naso una leggera pungente acidità, confermata anche al palato, indice di una certa "età" del prodotto, infatti, come mi ha poi spiegato Alfonso, la sua produzione risaliva a ben 5 giorni prima. Indentiamoci, ciò non ha inficiato minimamente la sua bontà e sicurezza alimentare, bisogna considerare che i formaggi freschi, anche se a latte pastorizzato, sono sempre abbastanza "vivi", pertanto possono subire una serie di modificazioni che comunque, a volte, migliorano le caratteristiche organolettiche iniziali. Oltre alla leggera acidulità, però, ho riscontrato al naso ed al palato un buon sentore di burro e di panna che mi spingono comunque a classificare il prodotto come ottimo. La pluridecennale esperienza del caseificio, la sua presenza a Palermo e la gentile disponibilità di Alfonso, si prestano molto all'organizzazione di incontri di alto livello con operatori del settore della pizzeria, ma anche con quei consumatori classificabili tra i più esigenti, a proposito di tali incontri vi anticipo che CucinArtusi.it e la Scuola Maestri Pizzaioli stanno già progettando qualcosa.
La commissione d'esame, com'è ormai d'abitudine, era composta da professionisti del mondo della pizza e della cucina, quasi tutti ospiti provenienti da fuori città, in ordine alfabetico: Elio Ceraolo, Maestro Pizzaiolo di Gioiosa Marea (ME), ideatore dell'UPS, Unione Pizzaioli Siciliani, Salvo D'Antoni, Executive Chef, Houssem Semcha, pizzaiolo di Comiso (RG), infine Vincenzo Mineo e Daniele Vaccarella, entrambi Maestri della scuola.
Rosario Cavarretta, Roberto Cottone, Orazio Invernale, Giacomo Guccione, Antonio Massaro, Giuseppe Namio, Alessandro Pedone, Matteo Rera, purtroppo assente per un'emergenza medica, e Vincenzo Taormina. Tra i nomi dei nuovi pizzaioli, i più attenti tra gli addetti ai lavori forse hanno scorto quello di Roberto Cottone che, insieme ai fratelli Antonio e Marcello, conduce la Pizzeria La Braciera, la specialità di Roberto sembra essere lo sfincione, ne vedremo una riedizione particolare nel suo locale nuovo locale estivo a Villa Lampedusa? Infine, c'era anche Giacomo Guccione, pizzaiolo di lunga esperienza che finalmente ha deciso di frequentare un corso, preludio di una pizzeria tutta sua, potrebbe quindi presto spuntare, insieme ad altri neo-diplomati, sulle pagine della rubrica di recensioni Pizza buona si può, ovviamente su CucinArtusi.it.
ATTENZIONE: l'attività di recensione è svolta a titolo completamente gratuito, la selezione delle aziende da recensire è effettuata tramite personale scoperta o anche su segnalazione di terzi e si pone l'obiettivo di far risaltare e promuovere coloro che si impegnano più di altri nell'offrire un prodotto alimentare genuino e/o salutare. Per salvaguardare questa indipendenza puoi contribuire seguendomi sui social o tramite Paypal. Valutazione CucinArtusi.it in "artusini":Schede e indirizzi utili:Tags:Tags: |