In degustazione alla spina c'erano due conosciutissime di Birra del Borgo, la My Antonia e la Re Ale in versione Extra con un maggior contenuto di luppolo. Tra gli appassionati del settore, alzi la mano chi non conosce queste due birre, ovviamente non ne vedo nemmeno una, tra l'altro sono state tra le prime che io stesso anni fa ho assaggiato, avvicinandomi timidamente alle birre artigianali. La My Antonia è un'Imperial Pils da 7,5 gradi al naso molto passitosa, giusto per utilizzare un termine scaturito dalla fantasia di Angelo Siragusa (Trimmutura), con una bella luppolatura. La Re Ale Extra, invece, era particolarmente ruffiana, con quella sua complessità di agrumi vari, cedro, bergamotto e citronella che riuscivano ad oltrepassare la spessa coltre di densissima schiuma. Il sapore era persistente e pieno coi suoi 6 gradi alcolici, il tutto era completato dai luppoli, fini, presenti ma mai invadenti.
Durate la serata non sono mancate le chicche, come ad esempio le ultime bottiglie rimaste della prima cotta di Indica del Birrificio Irias, rappresentato per l'occasione dal Mastro Birraio Turuzzu Blandi, preparata all'apertura degli impianti nel Dicembre del 2013. Questa Indica era in versione Strong, più luppolata, con un naso insolitamente ricco di fieno, fiore di ficodindia e sentori tropicali con una lontana nota di caramello. Al palato era più secca rispetto alle versioni che l'hanno seguita, meno abboccata con un miglior bilanciamento dolce-amaro. Infine, per me, è stata una buona occasione di assaggio delle ultime due nuove creature di Michele Cartaino, il birrificio 2BE on not 2BE ha infatti recentemente lanciato una Golden Ale chiamata Amami, e una Double Extra dal nome BBassett, la prima dai profumi speziati ed agrumati ricchi di zagara, bergamotto e zenzero, con una conferma dei sapori al palato, dove i 5,5 gradi alcolici ed i bilanciatissimi luppoli ne hanno ulteriormente migliorato la piacevolezza; la seconda invece attaccava subito con un profumo molto armonico, un tutt'uno dal quale con difficoltà sono riuscito a tirar fuori delle note di fragola, lampone, fiori gialli e un leggero sentore di polvere di caffè e caramello, ottima la pastosità al palato coi suoi 7,7 gradi, buono il bilanciamento con l'amaro dei suoi luppoli.
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