La giornata era stata intitolata "La tavola si veste di azzurro", una seconda edizione, questa, di nuovo dedicata al pesce azzurro, ai grani antichi ed ai legumi, tre importanti categorie di alimenti tipici della Dieta Mediterranea. La mattinata è iniziata con l'apertura della mostra propedeutica alla selezione interna dedicata ai nuovi componenti del Culinary Team Senior, Junior e Decorators, poi contemporaneamente si sono svolti il concorso di cucina e sala, dedicato agli alunni degli alberghieri di Palermo e provincia ed infine, novità di quest'anno, anche un'altra importante gara, organizzata con la collaborazione de Le Soste di Ulisse e intitolata "Enrico Briguglio per una Sicilia autentica", in onore del fondatore e a lungo presidente del sodalizio oggi diretto dallo Chef bistellato Ciccio Sultano, che ha messo in palio la partecipazione alla finale che si svolgerà a Ragusa il 3 Maggio, durante la quale si deciderà a chi assegnare una borsa di studio utile per frequentare il Master della Cucina Italiana di Creazzo (VI).
Questa competizione è stata vinta da Giacomo Gaglio e Vitalessia Puleo dell'Istituto Danilo Dolci di Partinico (PA), accompagnati dal prof. Giuseppe Aquilino, con il "Turbantino di spatola su macco di fave con rollino di sarda e Vastedda del Belice in crosta di pane nero e varietà di ortaggi". Secondo e terzo posto è toccato rispettivamente agli allievi degli istituti alberghieri Pietro Piazza e Paolo Borsellino, entrambi di Palermo.
Uno degli obiettivi di questa intensa kermesse, dedicata alla qualità ed al talento in cucina, era chiaramente quello di avvicinare scuola e alta ristorazione, soprattutto con il concorso curato da Le Soste di Ulisse, attività sicuramente meritoria e indispensabile per lo sviluppo della ristorazione di tutta l'isola, oggi trainata da Ragusa e provincia, ma a questo aggiungerei che non vanno trascurati altri due importantissimi anelli di questa catena, cioè gli imprenditori della ristorazione ed i clienti, sono questi ultimi che con la loro scelta, in fin dei conti, creano le condizioni per cui un locale possa ritenere utile investire nell'alta ristorazione, sono i clienti da curare e far crescere, perchè creando la domanda automaticamente arriverà poi l'offerta da parte degli imprenditori, diversamente si creeranno solo bravi cuochi che partiranno per migliorare le proprie esperienze, ma per come siamo tristemente abituati, poi non torneranno più, regalando ad altre regioni d'Italia o all'estero, per l'ennesima volta, le nostre migliori professionalità nel campo della cucina. Pertanto, a quando delle iniziative serie per far crescere i clienti? Io nel mio piccolo, tramite questo sito web ed eventi vari ci provo dal 2009.
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