Questa è la storia di un biscotto e della sua evoluzione oggi, invece, dalla fervida fantasia di Dario Drago e dalla sua "Associazione Simbiosi", dai molteplici campi di interesse, è nata una vera festa che celebra la Cucchia, giunta già al suo secondo anno. Come a volte capita, sono le iniziative intraprese quasi per gioco che poi sorprendono per originalità e gradimento del pubblico e il Cucchia Fest è proprio una di queste. Il territorio è quello delle Madonie, Gratteri è il primo paese che si incontra salendo da Lascari, vicinissimo alla rinomata Cefalù, è situato ad un'altezza di circa 700 metri ed è il paese che ha ospitato i due giorni di gastronomia della manifestazione, sugellati poi dal convegno cui anche io ho partecipato il 19 Agosto 2011.
Oltre alla già menzionata Taralla di Gratteri, ho scoperto anche la cipolla gigante di L'Uortira, molto simile alla più famosa Giarratana, con la quale essa condivide, oltre alle ragguardevoli dimensioni, la dolcezza ed il rischio di estinzione, infatti, viene coltivata solo da 4 contadini, tutti situati nella contrada che ha anche dato il nome all'ortaggio. Gratteri, paese con poco più di 1.000 abitanti, conta anche due ristoranti di recente apertura, che si rivolgono soprattutto al turista e al capoluogo di provincia più vicino: Palermo. Il caratteristico nome "Re Befè", del primo dei due locali in questione, deriva da una nota filastrocca dialettale che inizia proprio con "re befè, viscotta e minè", in esso lo chef Juri Bellomo coniuga raffinatezza e territorio con ottimi riscontri di pubblico. Più rustico, ma legato intimamente alla terra ed al luogo dove di trova, il secondo ristorante chiamato "Il Berillo", del quale ho raccolto l'invito a degustare alcuni piatti. Il Berillo è un minerale che allo stato puro dovrebbe essere incolore, ma si sa, la natura è capricciosa ed molto facile contaminare qualcosa di puro creando, in base al colore, le pietre preziose conosciute col nome di smeraldo e acquamarina. Dario Drago, anche in questo caso, ha messo la sua: approfittando della presenza del particolare minerale nelle immediate vicinanze del ristorante, appena fuori dal paese, di concerto con lo chef e titolare Angelo Matassa, ha suggerito il nome "Il Berillo" che è così diventato un altro punto di riferimento per il viandante di Gratteri. Angelo ha le idee molto chiare su quello che vuole realizzare da "grande", per lui l'attuale locale rappresenta uno strumento per conseguire i suoi scopi. Angelo ha in mente un piccolo locale di poche decine di coperti, in luogo delle centinaia dell'attuale location, dove poter coccolare ancora meglio i clienti che, devo dire, già adesso possono trovare nei suoi piatti la piacevolezza dei sapori di una volta. Angelo, gratterese D.O.C., ha un passato lavorativo trascorso tra Parma e Genova, dove grazie alla sua passione per i rally, ha avuto la possibilità di coronare una delle sue più importanti ambizioni: cucinare per i campioni del volante, e anche della moto come ad esempio Valentino Rossi.
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