Non è stato facilissimo trovare la gelateria, su internet non esiste l'indirizzo preciso o un numero di telefono. Il nome del locale, prima conosciuto come ExtraBar, oggi è cambiato in Gelateria Cappadonia, entrambe non esistono sugli elenchi telefonici online. Insomma, avevo solo due informazioni certe: nome, cognome, paese e indirizzo senza numero civico. Per fortuna in una centro piccolo come Cerda, circa 6000 abitanti, non è difficile scovare una gelateria conoscendo anche solo il nome del proprietario. Infatti così è stato ! In men che non si dica mi sono ritrovato a passarci davanti. Adesso però gli ho aperto una bella scheda nella mia sezione cibi genuini con tutti i suoi riferimenti e contatti. Una volta entrato nel bar di Cappadonia sono stato accolto proprio durante una degustazione di gelati con dei suoi amici e per Antonio, senza neanche aver avuto il tempo di presentarmi, è stato naturale inserirmi tra le sue gustose palettine che dispensava a destra e a manca. Certo, qualche dubbio sulla mia presenza nel suo bar l'avrà avuta, infatti mentre assaggiavo, essendo sprovvisto del mio taccuino, ho iniziato a prendere appunti, sotto i suoi occhi, sul primo tovagliolino di carta che mi è capitato sotto mano: quando si dice lo spirito di adattamento. Qui di seguito i gusti da me assaggiati. Limone di Cerda: delicato e profumato, setoso in bocca, dai semplicissimi ingredienti. Tutti i gelati di Antonio sono realizzati con prodotti freschi, latte compreso, tranne che per la paste a base di nocciole, pistacchi, cioccolato etc ma anche in questo caso è in grado di controllarne la provenienza, le sue infatti sono paste fatte quasi su misura con provenienza degli ingredienti certificata come da lui richiesto all'azienda produttrice. Ed ecco che le mandorle sono siciliane, i pistacchi vengono da Bronte, le nocciole dalla Langhe piemontesi, insomma, dopo i fratelli Badamo dell'omonimo panificio, che sia la giornata dei fissati più fissati di me ? La brioche che ho mangiato con il gelato era un pò particolare, un pò più asciutta del solito e poco dorata sulla sommità, probabilmente era stata realizzata con un basso contenuto di uova ma si accoppiava bene col gelato grazie a questo suo sapore un pò più neutro del solito.
In conclusione, se cercate una gelateria scintillante, ricca di effetti speciali, luci, specchi e con un'infinità di gusti, vaschette ricolme, colorate e invitanti dove il gelato conviene mangiarlo solo con gli occhi: NON andate da Antonio Cappadonia. Se invece il gelato ve lo dovete mangiare e gustare con piacere, sicuri degli ingredienti utilizzati, magari conversando amabilmente con chi lo ha realizzato, creato e pensato, allora dovete farvi OBBLIGATORIAMENTE un viaggetto a Cerda: da Antonio !
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