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Maurizio Artusi
Memorie e Tradizioni un anno dopoPDFStampaE-mail
Mercoledì 17 Luglio 2013 21:40
Scritto da Maurizio Artusi


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MemorieTradizioni2013 01I visitatori tra le viuzze di GangiIl cittadino odierno aderisce a quello stereotipo che lo dipinge egoista e menefreghista, succede nelle città, ma sempre di più anche nelle piccole comunità. Per fortuna ci sono quelle virtuose eccezioni che salvano un territorio dall'oblio dei rapporti umani, come nel caso di Gangi, Comune madonita inserito nell'elenco dei Borghi Medievali più belli d'Italia e recentemente anche eletto Gioiello d'Italia. Esso soffre però dell'endemico problema della spopolazione progressiva del paese, riscontrabile in tanti altri Comuni del Sud, ma a ciò non si è mai arreso e la manifestazione "Memorie e Tradizioni", giunta oggi alla sua seconda edizione e con la quale si cerca di dare una visibilità diversa al paese, ne è una delle prove più tangibili.

Una parte degli abitanti di Gangi, circa 300 persone, costituiti da singoli individui, intere famiglie e aziende del territorio, si sono mobilitate per rendere possibile uno dei modi più intelligenti di promuovere il proprio territorio. Viene da se che tale capillare e precisa organizzazione, fatta tutta di volontariato, non sarebbe possibile senza la collaborazione non solo dei diretti impegnati, ma di tutto il paese, amministrazione locale compresa, rappresentata dal Sindaco Giuseppe Ferrarello, scavalcando qualsiasi egoismo o individualismo, marchio infamante della società moderna.

MemorieTradizioni2013 02Santo Paternò e Franco DocculaSanto Paternò, ideatore e organizzatore della manifestazione, ha pensato di far accompagnare da una guida dei gruppi di visitatori, conducendoli lungo un percorso ben definito tra le viuzze del centro storico del paese, lungo il quale si incontreranno mestieri antichi, assaggi enogastronomici con prodotti del territorio e scene di inizio '900, in un'atmosfera pregnata di antico e talmente curata nei minimi dettagli che spesso, durante il mio "tour", anche per merito della naturale amosfera medievale del borgo, mi è capitato di non riuscire più a distinguere il presente dal passato. Quest'anno, il grande afflusso di visitatori è stato convogliato in due giorni invece che uno solo, dando così la possibilità a tanti forestieri di conoscere intimamente vita ed abitudini dei gangitani dei secoli passati. Durante la prima edizione, da me già raccontata in un lungo articolo, i visitatori erano stati in prevalenza del territorio circostate, quest'anno, invece, c'è stato un sensibile aumento dei forestieri, per un totale di circa 3.000 visitatori distribuiti nelle serate dei giorni del 13 e 14 Luglio 2013, segno che Santo Paternò ha finalmente raggiunto uno degli obiettivi più importanti: esportare Gangi fuori dal comprensorio madonita, con il suo persorso storico, culturale e gastronomico, nonostante gli scarsi mezzi pubblicitari a disposizione dell'organizzazione.

Il seguente elenco di stazioni è alquanto riduttivo poichè il percorso era ricco di fuori programma, elementi che, permeando il tessuto storico-architettonico del paese, contribuivano alla mia già citata confusione tra presente e passato.

MemorieTradizioni2013 031 - La vita agreste - Piazza Valguarnera
Rappresentazione di un antico "màrcatu" e del ciclo del grano.
Il "màrcatu" era il luogo preposto alla lavorazione e trasformazione del latte dopo la mungitura. Nello stesso contesto di economia rurale, non poteva mancare un riferimento al grano, importante prodotto delle Madonie che poi, scendendo verso la Valle del Dittaino, costituivano il cuore di quello che dagli antichi romani era considerato il "granaio dell'impero".

MemorieTradizioni2013_03.jpg2 - Degustazione gastronomica - Largo Acquedotto
Assaggio dei prodotti della caseificazione.
Qui era possibile assaggiare i prodotti del lavoro svolto nella stazione precedente.

 

 

MemorieTradizioni2013 053 - Vita quotidiana - Via Castello
Spaccato di vita quotidiana.

 

 

 

MemorieTradizioni2013_06.jpg4 - 'A 'nzinga - Sagrato chiesa della Catena
Rappresentazione del fidanzamento con finale a... sorpresa.
Nella precedente edizione era stata messa in scena una vera e propria performance recitata, dove erano state rappresentate tutte le fasi del fidanzamento, quest'anno, invece, la sosta alla stazione è stata accorciata e variata, proponendo la diversa interpretazione in cui la ragazza in età da marito conosce un coetaneo, e di lui si innamora, ma viene promessa dalla famiglia ad un ricco, e più anziano, partito!

MemorieTradizioni2013_07.jpg5 - Degustazione gastronomica - Baglio della Catena
Assaggio della pasta "ccu màccu".

 

 

 

MemorieTradizioni2013_08.jpg6 - Degustazione gastronomica - Piano Pitti
Assaggio di prodotti enologici.

 

 

 

MemorieTradizioni2013_09.jpg7 - Degustazione gastronomica - Via Carminello, Cavalluccio, P.tta San Cataldo
Assaggio di alcune "pìtanze".
Qui la tradizione gastronomica locale si fa avanti con cipuddata, figliulata, pani cunzatu ca sarda.

 

MemorieTradizioni2013_10.jpg8 - 'U manciàri da' fèsta - Piazzetta Vitale
Degustazione del pranzo dei giorni di festa.
Maccheroni con il sugo di carne, spezzatino e salsiccia in umido, all'epoca, per la maggior parte degli strati della popolazione, mangiare piatti del genere era un vero evento!

 

MemorieTradizioni2013_11.jpg9 - Mostre e mestieri - Corso G.F. Vitale
Spaccato di vita nobiliare, con borghesi, nobili etc.
In una sorta di sfilata lungo il corso, numerose figure, rappresentanti degli strati sociali più elevati, perfettamente integrate con l'ambiente quasi fermo all'epoca rappresentata, passeggiando hanno popolato la via, rendendo ancora più realistica la manifestazione.

MemorieTradizioni2013_12.jpg10 - Mostre e mestieri - Corso G.F. Vitale
Le antiche botteghe del corso.
Sempre lungo il corso, tra borghesia e nobiltà, ecco alcune case e bottegne, aperte al pubblico per l'occasione.

 

 

MemorieTradizioni2013_13.jpg11 - Degustazione gastronomica - Croce della Piazza
Assaggio dei dolci tipici del borgo e del "rosòlio".
L'ultima stazione si lascia con un dolce arrivederci.

 

 

MemorieTradizioni2013_14.jpg12 - Stands prodotti - Piazza del Popolo
Vendita dei prodotti del territorio.
Dopo aver assaggiato i prodotti del territorio, viene spontaneo pensare di comprarli e portarli a casa, ed ecco che Memorie e Tradizioni ha pensato anche a questo, allestendo una piccola zona con degli stands preposti all'uopo.

Le dodici stazioni costituiscono due magiche ore di immersione totale in un'atmosfera etnogastronomica del periodo risalente all'800 - '900. Un'esperienza che, anche nel 2013 ha coinvolto migliaia di visitatori, entusiasti di poter partecipare a qualcosa di veramente nuovo, un inedito modo di presentare le memorie e le tradizioni di un paese e di un popolo.

Ecco il lungo, ma irrinunciabile, elenco degli sponsor e aziende che hanno collaborato rendendo possibile la manifestazione.

 I formaggi

Provola delle Madonie: Az. Agr. Vincenzo Barreca - Geraci Siculo, Az. Agr. Carmelo Duca - Geraci Siculo, Az. Agr. Mantegna - Geraci Siculo.
Pecorino erborinato: 
Az. Agr. Bio Cataldo Dinolfo - Gangi.
Pecorino al peperoncino: Caseificio Ferrara - Villadoro.
Pecorino: Az. Agr. Mantegna - Geraci Siculo, Az. Agr. S.Giovanni, Caltavuturo.
Caprino: 
Capralat - Nicosia.

Pasta ccu màccu e Pitànze

Cereali, legumi e carne bio: Coop. Biodinamica Madre Terra - Gangi.
Olio extravergine: Terra Antica - Geraci Siculo.
U Màccu, a cura dell' A.S.D. Città di Gangi.
I Figliulati, a cura dell'associazione ANTA Tempo Libero.
A Cipuddata, a cura dei ristoratori sponsor.

'U manciàri da’ fèsta

Carne: Az. Agr. Santo Mocciaro - Sperlinga, Allevamenti Blasco - Geraci Siculo.
Pane di casa: Panificio Pandor - Gangi, Panificio Logiudice - Gangi, Antichi Sapori delle Madonie - Gangi.
I durci di ziti "i turrunetta": 
Antichi Sapori delle Madonie - Gangi.
I durci di ziti "i stantanii": Panificio Logiudice - Gangi.
I durci di ziti "u turruni": Torronificio delle Madonie - Bompietro.
U rusolio: Sig.ra Bongiorno.

Crema bianco mangiare: a cura dei volontari di Via Castello.

U Vinu: CVA Cantina Viticultori Associati - Canicattì

Ristorante Divino Gangi, Agriturismo Tenuta Castagna - Gangi, Agriturismo Casal Vecchio - Geraci Siculo, Casale Villa Rainò - Gangi, Ristorante Excalibur, Gangi.

Inoltre: Acconciature Vanity Look di Gangi, l'Associazione Culturale Teatrale "Il Sipario", il Parco delle Madonie, la Pro-Loco di Gangi e la BCC Mutuo Soccorso di Gangi.

MemorieTradizioni2013_15.jpgCome l'anno scorso, non ne ho riscontrato apparenti sbavature nell'organizzazione, segno di un'ottima collaborazione tra compaesani, anzi, non ho ancora capito come mai le due paste offerte durante il percorso erano perfettamente al dente, ma personalmente affinerei alcuni lati. Intanto, considerando il buon successo di pubblico, si potrebbe replicare la manifestazione in più fine settimana, è inoltre prioritario creare dei pacchetti completi in sintonia con dei tour operator; aumentare il prezzo del ticket almeno a 6 euro perchè filtrerebbe meglio i visitatori, secondo me 4 sono veramente troppo pochi; amplificare la voce delle guide che attualmente non riescono a coinvolgere tutto il gruppo ad esse affidato, quasi sempre composto da più di 100 persone; infine, allestire un'area di maggiori dimensioni per gli stands, dando una maggiore visibilità alle aziende del territorio. Alcune di queste soluzioni sono state già parzialmente introdotte nella seconda edizione e so per certo che altre sono allo studio per il prossimo anno.

Ormai il tempo delle "prove tecniche" è finito, Memorie e Tradizioni è una formula che funziona e deve fare il passo importante di costituirsi in associazione e dialogare con gli enti preposti ai finanziamenti. Basta poco per dare molto al territorio, il format di Santo Paternò potrebbe essere applicato anche ad altri paesi con gli stessi prerequisiti storico-culturali di Gangi, creando sviluppo vero.



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