Rosciglione Uno degli esponenti di maggior spicco della torroneria ambulante è costituito dai fratelli Rosciglione della Via Montalbo di Palermo. Francesca, Pietro e Vincenzo, oggi affiancati dal nipote Mimmo, sono tra gli ultimi depositari dell'antica arte e sicuramente tra i più vecchi con ben 5 generazioni, con i capostipiti nati rispettivamente nel 1700 inizio 1800 e poi 1840, 1890, 1922 e 1954. La loro offerta comprende numerose preparazioni: pupi di zucchero o pupaccene, torrone con le mandorle, torrone con i semi di sesamo, gelato di campagna, biscotti di San Cosma e Damiano, e tanto altro.
Marrone La generazione più vecchia, invece, sembra essere la famiglia Marrone, con il laboratorio in zona Villagrazia di Palermo. Attualmente il capofamiglia è Antonio, con la moglie Agata ed il figlio Giuseppe, collaborati dal genero Salvatore Cocuzza e dal nipote Giovanni Granillo. Producono Frutta di Martorana, Torrone, biscotti vari, Gelato di Campagna e Mele di Biancaneve. Santamaria Due sole generazioni sono da attribuire ai Santamaria, situati nel quartiere palermitano dell'Uditore, con il capostipite Mario del 1944, attività oggi continuata dal figlio Giovanni e si spera proseguita dal tredicenne nipote Alessio. Micalizzi Una delle ultime arrivate è la famiglia Micalizzi, che svolge l'attività da soli 5 anni. Il capofamiglia Sergio, collaborato dal figlio Natale, nel proprio laboratorio di Bagheria, producono torroni, Mele di Biancaneve e biscotti vari. Vasapolli Con Michele Vasapolli, sbarchiamo a Caltanissetta, città che sembra essere quella con maggior rappresentanti di "torronari", se ne contano ben 7. Michele, insieme alla moglie, produce le Pupaccene, il Gelato di Campagna, in una versione con la frutta candita, il torrone e l'immancabile mela rossa. Torronari da tre generazioni, i Vasapolli oggi sono imparentati con altre famiglie nissene produttori di street candy, come ad esempio quella dei Nitro.
Nitro A Caltanissetta c'è sicuramente il più alto numero di esponenti dello street candy, la famiglia più numerosa è probabilmente quella dei Nitro, durante la 71a Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento, nel Marzo 2016, le loro bancarelle, unite a quelle di altri loro parenti e concittadini, hanno infatti riempito un'intera via. Sandro e Giuseppe sono gli ultimi esponenti di un ramo dei Nitro attivo sin dal 1870.
Doriana e Angelo Nitro, di Caltanissetta, sono giunti alla 4a generazione di torronari.
Zagarella Luigia Zagarella, di Caltanissetta, svolge questa professione da 40 anni, è aiutata da Luigi Bellomo e Gaetano Lipani (in foto).
Nalbone Pietro Nalbone, di Caltanissetta, si occupa di street candy da "solo" 30 anni.
Milazzo Paolo Paolo Milazzo viene da Ciaculli, quartiere di Palermo noto per i suoi agrumeti ricchi della varietà Mandarino Tardivo.
Milazzo Luigi Luigi Milazzo invece è il fratello di Paolo di Ciaculli e proviene dal quartiere che comprende Corso dei Mille e Piazza Torrelunga, i fratelli sono di fu Ignazio.
Valenti A Ballarò, uno dei quartieri più popolari di Palermo, c'è il laboratorio di Vito Valenti, che con i cugini produce Pupaccene, Gelato di Campagna e torrone, oggi purtroppo solo stagionalmente. Dopo 4 o 5 generazioni i Valenti si sono infatti specializzati nella vendita di caldarroste, riuscendo così a compensare gli introiti mancanti dallo street candy.
Vincitore Daniel Vincitore di Caltanissetta, insieme al suo collaboratore imparentato con la famiglia Nitro, ha dato vita a "The house of sweets", un modo moderno e più internazionale per definire il suo lavoro di torronaro.
Faia Originaria del popolare quartiere di Ballarò, la famiglia Faia produce Street Candy da almeno tre generazioni. Oggi Santo Faia, insieme al padre, prepara Pupaccene, Torroni, Gelato di Campagna, mandorle ricoperte, mele ecc.
Spampinato Nel catanese invece opera "Al croccante" di Salvo Spampinato, famiglia di torronari giunta alla terza generazione che recentemente si è inventato una sorta di torrone gigante a forma di mortadellona, ma con composizione interna ampiamente variegata e offerta in diversi gusti. Altra interessante caratteristica degli Spampinato è quella di essere rimasti tra i pochi a preparare in proprio tutta l'offerta, a differenza di altri colleghi che ormai sempre più spesso si rivolgono anche ai prodotti dell'industria.
Oliveri A Partinico, in provincia di Palermo, opera da ben tre generazioni Filippo Oliveri, un altra famiglia storica di torronari. ______________
LO STREET CANDY
Lo street candy è comunque culturalmente radicato nel palermitano che, nonostante una presunta modernità ed una strisciante esterofilia, sembra ancora saldamente attaccato a questi antichi baluardi dell'antica pasticceria siciliana. Tanto è vero che alcuni torronari conducono aziende sempre sulla cresta dell'onda, ovviamente dopo aver sintonizzato meglio alcuni loro prodotti con i tempi moderni, così come hanno fatto i Rosciglione. Ad esempio, i soggetti delle pupaccene, mentre una volta erano costituiti principalmente da figure dell'opera dei pupi, oggi sono stati soppiantati da personaggi dei fumetti o dello sport, oppure alcune tecniche di lavorazione si avvalgono parzialmente di semi-lavorati, al fine di abbattere i costi di manodopera che eventualmente graverebbero sul prodotto finale. Infine, anche il cannolo siciliano si può considerare uno street candy, grazie alla sua particolare attitudine alla portabilità! Qui di seguito ho raccolto una serie di articoli, album fotografici e video che documentano alcune lavorazioni di street candy.
Galato di campagna In passato, lo zucchero veniva prima cotto e poi trattato con un sistema totalmente manuale che gli permetteva di incorporare aria. Oggi un simile sistema di lavorazione non è più proponibile, neanche con delle macchine, in quanto troppo lungo e faticoso, infatti, quei pochissimi altri che nel palermitano producono ancora il Gelato utilizzano il più economico zucchero "fondente", acquistandolo già pronto, i Rosciglione invece hanno studiato un mix con quest'ultimo semi-lavorato al quale aggiungono del classico zucchero semolato cotto a circa 120-122 gradi. La massa che ne deriva ha la struttura fondente ed il nerbo dello zucchero, permettendo così di ridurre i tempi di produzione, ma garantendo un prodotto molto più aderente alla tradizione. Articolo e foto sulla produzione. Pupaccena (Pupi di zucchero) Arte antica che usa solo zucchero cotto a circa 130 gradi con un pizzico di cremor di tartaro, poi colato negli stampi di gesso. Album foto e video relativi alla preparazione. Frutta di martorana In questo caso abbiamo due soli ingredienti, farina di mandorle e zucchero, poi abilmente formata a mano o con degli appositi stampi ed infine dipinta sempre manualmente. Album foto e video relativi alla preparazione. Biscotti di San Cosma e Damiano Rimasti legati alla festa dei due santi rappresentati, tipica della borgata marinara di Sferracavallo a pochissimi chilometri da Palermo, vengono preparati con il 50% di farina bianca ed il 50% di miele d'acacia. Album foto e video relativi alla preparazione. Marrapanza Ormai scomparso, viene preparato con semola, farina bianca con un po' di miele. Probabilmente esso costituisce una sorta di antesignano del "buccellato" palermitano.
Torrone di mandorle (Cubaita o Cubbaita) Un classico dello street candy, viene preparato con zucchero semolato, mandorle non pelate ed aromatizzato con essenze varie. La variante con semi di sesamo si chiama "giugiulena" o "giggiulena". Video 1 - Video 2 ALTRI ARTICOLI E VIDEO CORRELATI La Cubaita dei Torronari di Sicilia: La Cubaita più lunga del mondo di Agrigento: Tutti gli articoli sullo Street Candy:
Foto raccolte in diverse feste e manifestazioni di Sicilia
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