Numerosissimi i visitatori che già dalle 18 di venerdì 22, giornata di inaugurazione, hanno affollato gli stand e stazionato davanti agli espositori per gustare e comprare le specialità nazionali ed internazionali presentate in fiera. Fin da subito le dimensioni dello stand Sicilia, strategicamente posizionato in fronte ingresso, hanno attirato il pubblico di Abbiategrasso, dell’interland milanese e del Ticino, essi hanno interagito con i produttori siciliani che hanno avuto modo di presentare i loro prodotti e fatto degustare le specialità che caratterizzano la nostra enogastronomia.
Durante i giorni di fiera gli operatori hanno realizzato diverse attività dimostrative: Filippo Drago con le sue farine ha illustrato la semola del cous cous e quella del pane con riferimento al Nero di Castelvetrano, realizzato con le semole originali prodotte dal suo mulino, come anche la pasta. Poi Pino Maggiore, chef della Cantina Siciliana di Trapani, ha tenuto un laboratorio di cucina, con lo stesso cous cous precedentemente preparato da Drago e successivamente degustato dai presenti, mentre, in un secondo tempo, si è tenuta la produzione del formaggio, curata dal Caseificio Sacco, il quale ha dimostrato in pratica come si realizza il formaggio e la filatura della mozzarella. Successo anche per gli oli, i quali hanno fatto emergere la qualità di un prodotto che in Sicilia è rappresentato dalle tre varietà - nocellara del belice, bincolilla e cerasuola- tutte presenti nei prodotti delle aziende Tenuta Gallinella, Vassallo, Centonze e Poma Vultaggio. La Cooperativa Agricola Terre Normanne e Anima di Sicilia hanno presentato tra paste di grano duro siciliano e conserve, miele e marmellate, rappresentando il territorio con una vasta gamma di prodotti molto apprezzati dai visitatori. Unico rappresentante per i dolci era il panificio dei fratelli D’Arpa, il quale ha presentato i biscotti della pasticceria di tradizione palermitana con i buccellati, i taralli all’arancia, le reginelle e i biscotti di San Martino, insieme alla frutta di martorana e ai dolci di mandorla, realizzati in modo tradizionale.
Nel complesso, la manifestazione ha dimostrato un crescente interesse verso il nostro territorio, che già da tempo riscontra una certa attenzione, soprattutto, per la qualità dei prodotti che riconducono anche ad una cultura agricola e rurale riconosciuta e per certi versi affascinate, per la varietà di prodotti che è presente sulle nostre tavole, dai latticini alle carni, dagli oli al miele, dalla pasta ai cerali e alla frutta secca senza tralasciare i dolci e le erbe aromatiche, come a testimoniare quella stratificazione multi etnica e multi culturale che ci differenzia da altre regioni d’Italia.
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