C'è chi ha la passione per lo sport calcistico, chi per i francobolli, oppure per il modellismo; c'è chi scopre gradatamente la sua passione grazie ad un familare, ad un amico o ad un compagno di scuola; c'è chi, invece, subisce l'influsso di un fattore scatenante esterno e da allora, di solito in ritardo, scopre la sua vera strada; è successo a Chiara Cilio, oggi trentenne, ma alcuni anni fa con la strada già tracciata dalla sua laurea in lingue. Chiara è una ragazza compita e dopo la laurea ha subito cercato uno sbocco occupazionale scegliendo di frequentare un master ad indirizzo turistico il cui stage si è svolto presso l'ente Citta del Vino di Roma, dove è rimasta per ben due anni, impegnandosi nell'organizzazione di eventi enogastromici. A questo punto, parafrasando il Manzoni, si potrebbe dire: galeotto fu quello stage, poichè Chiara, frequentando quell'ambiente, ha scoperto in se un'incontenibile passione per l'enogastronomia, rimasta latente per tanti anni e manifestatasi solo grazie a quell'occasione. Chiara però, non si è fermata a quell'esperienza ed ha voluto anche sporcarsi le mani di pasta e di cioccolato, infatti, terminato lo stage è tornata a Palermo, sua città natìa, e nel 2011 ha iniziato a frequentare una scuola di avviamento professionale di pasticceria. In questa storia, però, c'è un altro galeotto, ri-parafrasando il solito Manzoni, autore a me tanto caro non solo per le rimembranze scolastiche, ma anche per la sua piacevole capacità descrittiva e di sceneggiatura, galeotto fu quel gruppo su Facebook chiamato "Pasticcere per un giorno", personale iniziativa di Gaspare Martinez, comprovato pasticcere e maestro cioccolattiere, altro soggetto fulminato "sulla via del cioccolato", come ho già avuto modo di scrivere in un mio articolo di qualche tempo fa. Nel gruppo si accettavano solo appassionati non professionisti e Chiara decide di entrarvi frequentando, con la caparbietà di colei che vuole capire se potrà avere delle chance nel settore della pasticceria, una sorta di stage tenuto da Gaspare e pensato per quel gruppo di ragazze che hanno scoperto in ritardo la propria inclinazione, entrando così a far parte di quella giocosa "banda" chiamata le CioccoGirl. A costo di ripetermi, dovrò citare il terzo ed ultimo galeotto della storia, rappresentato stavolta dalla straordinaria persona di Filippo Drago, titolare di quei Molini del Ponte di Castelvetrano che ormai rappresentano un importante avamposto nelle salvaguardia e diffusione dei grani duri siciliani antichi. Con una visita al mulino di Filippo, organizzata dalla scuola di avviamento professionale, Chiara ha il suo primo contatto con la Tumminia (o Timilia), antico cereale una volta usato in Sicilia per tagliare altre farine ed oggi molto conosciuto grazie al suo impiego nella miscela usata per la preparazione del Pane Nero di Castelvetrano. Chiara rimase talmente affascinata da questa farina da cercare sin da subito un suo utilizzo in pasticceria, con tutte le difficoltà tecniche che può comportare una farina integrale e molita a pietra, ma meno male che, come vedremo più avanti, Gaspare Martinez c'è! La Farina
![]() Adesso, finalmente, abbiamo tutti gli elementi e condizioni, che ci possono far arrivare ai Timilii, biscotti ideati da Chiara Cilio, che hanno come caratteristiche salienti, l'artigianalità di preparazione, la farina di Tumminia, e gli ingredienti di qualità sceltissima. Partner tecnico, come già accennato, è Gaspare Martinez, che ha modulato il giovane know-how di Chiara, indirizzandolo verso la realizzazione di un piacevolissimo biscotto, nato dopo mesi di studi e prove. I Timilii provengono da una nuova ricetta il cui ingrediente fondamentale è appunto la Tumminia biologica molita a pietra, di volta in volta sposata con burro o olio extravergine di oliva, e con zucchero di canna, uova e acqua. Attualmente le forme dei biscotti sono soltanto due: a rondella, con un buco al centro, nelle varianti con granella di pistacchi o mandorle, anch'essi fonte di antiossidanti, oppure rotondi a guisa di grandi bottoni. Il colore è quello di un biscotto integrale, ornato da piccolissime luccicanti pepite costituite dallo zucchero di canna. I sapori sono schietti, a volte invadenti, come nel caso di quelli al burro, poichè in un mondo fatto di dannosissime margarine, ritrovare il sapore di un buon burro può essere sconvolgente quanto intimamente premiante per il palato. Delicati, invece, quelli all'olio extra vergine d'oliva, soprattutto se nella versione ricoperta dai toni morbidi e suadenti di un cioccolato 73%, rigorosamente di provenienza centro-americana. Molto inusuale il caratteristico crunch-crunch all'atto della morsicatura, suono onomatopeico ormai dimenticato, sommerso dai silenzi dei cedevoli frollini creati nei laboratori dei finti mulini di cartapesta pubblicitaria (guardate bene, anche la gallina delle uova fresche è finta).
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Addendum Biscotti Timilii: sempre più Tumminia a PalermoInserito Lunedì 24 Dicembre 2018 22:40Aggiornato Lunedì 24 Dicembre 2018 22:41 ATTENZIONE: la Pasticceria Crystal, dopo la fondazione e la conduzione per tanti anni della famiglia Martinez, nel 2017 ha cambiato gestione.
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