Il 18 Gennaio 2011, la Camera dei Deputati, ha approvato il Disegno di Legge n.2363 recante “Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare”. L'articolo 6 di tale decreto fissa nuove norme sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari, in particolare impone alle aziende del comparto di indicare la provenienza dei prodotti e la presenza di eventuali OGM. Il Disegno di Legge era stato presentato dall'ex Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Zaia ma ha incontrato anche il favore del suo successore, Giancarlo Galan, e quello delle opposizioni. Infatti, nei suoi molteplici passaggi Camera Senato e Commissioni, è stato sempre votato quasi all'unanimità e ha così goduto di un iter legislativo abbastanza veloce, se si considerano i tempi biblici del nostro parlamento e le vicende politiche degli ultimi mesi. Adesso, per rendere operativo il DDL, manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Inutile rimarcare l'importanza che assumerà per i consumatori il provvedimento, ma vediamolo più in dettaglio. Il DDL n.2363 è composto dai seguenti 9 articoli. L'articolo 1, reca norme per la promozione dei contratti di filiera, estesi adesso a tutto il territorio nazionale. L'articolo 2, stanzia fondi per l'imprenditoria agricola giovanile ed in particolar modo promuove quella femminile. L'articolo 3, contiene norme di agevolazione per la concentrazione di imprese agricole limitatamente a quelle di tipo cooperativo. L'articolo 4, raddoppia le sanzioni per i contraffattori di DOP; in caso di miscele di più prodotti, di cui uno DOP, fissa una percentuale minima per quest'ultimo, onde evitare l'abuso d'uso dei marchi di origine protetta; istituisce il "Sistema di qualità nazionale di produzione integrata", il quale assicurerà che le attività agricole e zootecniche siano esercitate in conformità a norme tecniche tendenti alla riduzione di sostanze chimiche, rispetto delle norme ecologiche e salvaguardia del benessere degli animali e delle piante; infine, demanda al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la redazione dei provvedimenti che regoleranno il "Sistema di produzione integrata"; L'articolo 5, aumenta notevolmente le sanzioni per i produttori di sementi e oli che non si attengono alle vigenti legge ed alle ulteriori nuove restrizioni, ed attua una maggiore salvaguardia dei prodotti italiani.
L'articolo 6 è quello che coinvolge maggiormente i consumatori, infatti, obbliga finalmente i produttori del comparto agroalimentare italiano, ad indicare in etichetta il luogo di origine o provenienza delle materie prime, ma anche l'eventuale presenza di OGM, qualora fossero intervenuti in qualsiasi punto della catena alimentare. Inoltre viene allargata la base degli organi di controllo sugli illeciti agroalimentari, estendendolo anche ad altri corpi, tra i quali il Corpo Forestale dello Stato. L'articolo 7, ribadisce l'importanza dell'indicazione di origine e provenienza anche nelle pratiche di presentazione dei prodotti. L'articolo 8, è dedicato ai mangimi, aumentando notevolmente, anche in questo caso, le sanzioni per coloro che non rispetteranno le leggi in vigore. L'articolo 9, infine, impone agli allevatori bufalini l'adozioni di strumenti adatti alla rilevazione precisa delle quantità di latte prodotte. Probabilmente per operare un raffronto tra quantità di latte prodotto e quantità del trasformato, attualmente soggetto a contestazioni. L'articolo 6 del DDL, ha previsto un periodo di sei mesi prima della totale attuazione, quindi dovremo aspettare ancora un pò prima di veder scomparire le confezioni non in regola, ma ormai è fatta: finalmente potremo usare ancora meglio quella potente arma che è l'etichetta dei prodotti agroalimentari. Testo definitivo del Disegno di Legge 2363
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