Autore: Giovanni Montemaggiore
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In una bastardella porre: uova intere, marsala e cacao in polvere, battere incorporando, poi filtrare al colino ed aggiungere una parte di mandorle precedentemente tostate e grossolanamente schiacciate.
In un padellino da crepes ben caldo, ingrassato al burro con un pennello, cuocerle come fossero crepès, in realtà sono frittatine al cacao.
Cuocere solo da un lato, avremo così un lato matto ed un lato traslucido e chiazzato oltre chè chiodato.
Preparare in precedenza una crema bianca cotta a bagno-maria con latte, amido, zucchero, vaniglia, e zeste di limone, poi quando sarà completamente ghiacciata(è indispensabile che sia molto fredda), aggiungere della scorza di limone grattugiato, il resto delle mandorle, il pistacchio, le gocce di cioccolata, la zucca a cubetti e cannella in polvere.
Chiudere girando le frittatine come fossero “cannoli”.
Mettere in fresco per qualche ora, (oggi per domani sarebbe l’ideale) servire, dressando su un piatto freddo, spolverare con zucchero impalpabile, guarnire a fantasia e servire immediatamente (altrimenti lo zucchero umidificandosi tende a scomparire).
VINI ABBINATI : Moscati, passiti o malvasia.
RIFERIMENTI STORICI: “Ova A Murina” é un dolce tipico ed esclusivo di Sciacca, nasce intorno al 1600, dalle sapienti mani delle monache della Badia Grande di Sciacca, infatti viene chiamato anche “L’ ova rà Bata Ranni”(della Badìa Grande), per sostituire il cannolo in estate (d’estate anticamente la ricotta non veniva prodotta). Oggi per similitudine con la murena, viene così chiamato, la murena infatti è all’esterno nera o comunque scura, traslucida e chiazzata, ed all’interno ha una carne bianca.
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